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CICLI EVOLUTIVI -

GLO'l"tOLOGlA E ANTROPOLOGIA

<latamente passano dall' uno all' altro, come si vede, per es .., in

finir-anno, arneranno

e

arnerenio.

D' al tra parte le lingue non

sono mai esclusivamente isolanti, agglutinanti o fiessive, poiche

in tutte i vari processi s' intrecciano, benche in diversa misura;

-0nde. appare insostenibile ogni classificazione

linguistica fondata

su tale criterio.

La primitiva evoluzione del linguaggio

fu

dunque

in ordine

as ce n dente, cioe da una struttura semplice ad una struttura

-complicata, r icca di forme. Ma in processo di

tempo le lingue

«

sintetiche

»

sogliono trasformarsi, sopratu tto a cagione del

<lecadimento fonetico, in lingue

«

analitiche ». Cosi, per esempio,

il

dileguarsi e confondersi di suoni finali fece scomparire quasi

del tutto la declinaz,ione nelle lingue neo-latine e nell' inglese,

onde l' uso delle preposizioni in luogo dei casi. E questa

e

evo–

Juzione in ordine discendente, la quale tende a riportare il

linguaggio alle forme primitive, ma in un ciclo pin elevato. Tale

ciclo. si compi nel Cinese classico, che non

e

gia una lingua

conservatasi i-solante fino ab origine, ma divenuta tale per pro–

-cesso secondario. E l' evoluzione che ha cornpiuto e va compiendo

l' Inglese si a vicina non di poco a que1la del Cinese.

Nei peri di

t

rici

noi

conosGiamo soltanto una evoluzione

<lis;endente. 11 pr to-lndoem·opeo <;ra a sa· pii!l ricco di forme che

il Latino

ue to era pili. rfoco dell' Italjano, ecc. Gli esempi

<CitatiJ da R Mu 11

· di

voluz:i0ne ascendente non reggono. Le

liague della Polinesiai per esempio, che sono di tipo semplicis–

-simo, non rappresentano gfa uno stadio piu antico rispetto alle

lingue affini della Melanesia e della Indonesia, piu ricche di forme,

bensi un impoverimento seriare.

La maggior parte delle lingue dei popoli

«

primitivi

»

con–

:servano 'ancora una struttura molto ricca e spesso complicata.

1

Olottologia e Antropologia

365. Come abbiamo detto a pag . 5, il

fine ultimo della

Glottologia e in pari tempo un mezzo per lo studio dell' manita

nel suo svilu ppo parallelo a quello del l inguago"io orate articolato.

Ma

i

dati della Glottologia essendo insufficienti per risolvere i

problemi piu importanti, sorge il bisogno di integrarli e confron–

tarli coi risultati di altre discipline che studiano l' orno sotto

:altri aspelti, fra le quali possiamo nominare in primo luogo la