FOSSILI EXTRA-EUROPEI -
ASIA -
AUSTRALIA
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Fenicia, e un osso sacro del loess di Ho-nan in Cina. Il neolitlc0 -
si trova un po' dappertutto, il paleolítico maneherebbe nella Mon–
golia orientale, Mangiuria, Corea, Cina e Giappone .
In
generale
i
paesi montagnosi, coperti di nevi o ghiacci nel Pleistocene, sono
i
poveri di prodotti paleolitici. Invece l'Asia meridionale ne e ricca
, e in
pa~ticolare
l' India abbonda di pietre tagliate simili a quelle
del paleolítico europeo .
. Australia. -
L'Australia
fu
un tempo u11ita all'Africa meri–
dionale e all' India per mezzo del
«
continente di Gondwana
»,.
ma gia alla fine del Cretaceo o in principio del Ter:áario, quando -
1' uomo non esisteva ancora, essa rimase isolata nella sua forma
generale attuale, racchiudendo imprigionate la fauna e Ja flora
dell' epoca. Come spiegare a llora Ja presenza del!' uomo nell'Au–
stralia? Schoetensack fece nientemeno dell'Australia la culla del
genere umano, cosa per me assolutamente incomprensibile, dato.
che essa non
fu
mai sede di primatl antropomorfi.
e si conoscone>
documenti sicuri che attestino la p_resenza dell uomo nell'Australia
nei tempi
geolog~ei.
L csplorazione delle sabbie aurifere su centi–
naia di migliaia di chilometri quadrati non ha fornito dati con–
clusivi.
i conoce,· v ·,al 1914,il famoo cranio fossil e di
Talgai (Queensland)
c p r to g ia nel
1884
a due m tri e mezzo
di profondita, tiitto incrost to all' infJemo ed esterno
illi
calcare
· ferruginoso (un pezz
· pa ·· tale conteneva il
3~60
¡ier
100
d~
materia organica). L
sta-to
i mineralizzaziol'le lo farebbe consi–
derare come appartenente al pl 1.stocene.
lo
non so quanto sía
attendibile questo criterio, poiche lo stesso grado di fossilizzazione ·
(cioe
«
transformation physique et chimique de l' os, qui a perdu.
sa mati ere organique, s' est enrichi de matieres minérales et a
pris une densi
Lé
plus grande
»)
puo variare secondo condizioni
di mezzo indipendenti dall a durata del t empo. h.d ogni modo
ü
cranio di Talgai coincide esattamente con crani austra–
liani odierni.
Giuffrida-Ruggeri nel suo r ecente 1ibro
«
u
l'
origine del-
1' Domo
»
(Boloana,
1921)
ded ica un capitolo al cranio fossile di
Talgai e al suo significato per l' origine deg li Australiani, dei
Tasmaniani e dei Melanesiani orientali. Quanto alla provenienza
e
0
·li scrive:
«
un tragitto per mare, su qualche gall egg iante, non
e fuori de ll e possibilita di un uomo primitivo, quale il Proto–
australiano di TaJo·ai, ma certamente non puo dirsi Jo stesso del
Cane, onde s
si trova il Cane e seg no che l' Domo l' ha portato·
seco, o -
forse rneglio -
che esso ha seo·uito l'
omo, emi–
a rando insieme con lui
»
(pag.
162
seo-.). Questa soluzione urte-