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1.04

·CATALOGO DELLE LINGUE.

d

r·~ooe

presi : e

perch~

non facilmen'ft<. se ne formera idea, piacemi

insi~

b;o.

~·-

·nuare alcune prove, che la me¡tano in chiaro. Osservansi nel Can•

tabro tutti i segni di lingua primitiva,

poich~

le parole, che non

appartengono all' QDomatopeja, sono sommamente espressive,

e

non poche volte composte

di

radicali significative, come accadc

nell' Ebreo, Cinese, Guaranl., ed altre lingue certamente primiti•

11

~

ve. Ecco alcuni esempi •

Dio

dicesi

J

aincoa,

sincope

~i

J .rungoi•

I

:uoinomi,

coa

Signore dell'

~lt~. Sjgno~t di~esijauna, .~~o~ Jav~:ona padr~·

proprj

~¡ ~i~-

ne-buono.

So~e ~1ces1 egu~qu•~

,

e

lo~ eg~'<fl~"'·

del gtorno fa

el•

gua

prloutl·

rore.

Luna

dtcest

illarguia,

c1o~

lume 01 ctaschedun mese •

Not•

va·

te

dicesi

ga!Ja,

o

gauba

,

cio~

g'betua

difetto, o mancanza ( cioe

¡

,..,

di lume ) •

Morte

dicesi

eriot'{_il,

cío~

ferita, o colpo freddo.

Uo•

~

mo

dicesi

gui~ona,

cioe

guisa-ona

forma-buona, o forse si deriva

\

da

gall'{ona

cosa-buona •

.An-Jf!r~

significa

al/a dama:

e indi vie..

ne

andrea

nome signorile della donna, la quale· in generale dice•

si

emacume,

cioe

eme·hu~

creatura fcmminina. La

moglie

dicesi

ema'{_tta,

che si fa composto di

a~teco,

e

emana,

che significano

áata ad

t~lkuare

fig¡;uoli. Ca'UANere

dicesi

Zalduna

di

~aldia·duen~

..

colui

1

che ha

ca

vallo.

Medico

dicesi

Osag•ille

da

osntu

sanare,

e

da

guille

verbale di

eguin

fare : onde

osaguille

colui , che fa sa–

nare: cost

sorguiña

da

sora

malla, e da

guiña

verbale

di

eRu;,.

significa eolui, che

fa

malie;

cio~

il

venefico.

Mulatiere

dicesi

Manáa,aio

da

manáoa

(mulo, la fioale

a

~

1'

artico)o )

e

di

~ai•

( custodire, curare

)

;

cio~

colui, che ha cura del mulo •

336.

Scuopronsi principalmente la perfezione del Cantabro, la

Mir~bi~i

in-·

sua pulitezza, e cultura nella mirabile ioflessione de' suoi verbi,

~·~!

001

0

nelle desinenze de!lc parole,

e

nell' aggiunta, o varia·done di

pn•

•e5Jneoze

,

h

.

·

• d•

·

Caot~bre

per

ttcole,

e

e

10

esso st .usano per espnmere tutta C:lpczte

1 azto•

~istinguere

ni ,

i

numeri ,

i1

sesso, ed il carattere delle

persone,

che parla•

11

sesso , le

11

· •

1

L'

·

h

uioni

ed

¡¡

no, e 1 que

e,

con cu1

SI

par a.

espresSlooe ,

ta

a• portato

cararr:re

del-

dicesi di tre mani_ere

in. Cantabro;

do~

tcarri·dtc, ecarri-dm,

!~ep;~;¡::o ecarri-d~u,

e in

qu~ste espr~s~ioni

si

aff~t·ma

, e nell: seguenti si

&c.

prega, o comanda,

cto~ ecarr•·~c, ecarrt·t~an, ecarrJ·~~u.

Del·

le tre dette maniere la prima appartiene al sesso maschile , la

seconda al femminino, e la terza

~

indifferente a' due sessi. Le

desinenrz;e maschili sono

in

ac, ec

,

ic

,

oc,

uc,

e le fcmmininc

son

o

in

an,

en,

in,

011, "";

queste ccrtamente sono di pronun•

r.ia

piu dolce delle prime ,

I1

Cant9bro per esptimere

i1

cortese trattamento tra

~1'

uomo

e la donna ha quattro conjugazioni relative, o

transitive, nelle

quali le aeconde persone carrispondono al

tu

dell'

uomo, ed al

tt•

della