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voi, eh' io fparifca ? .. Oime
!
no; non mi
ga~
fügate d' un involontaria debolezza. Letieia , e
t:ei;ierezza piuttofl0, che fpavenco hanno parte
nella confuúone, che mi ca gionace.
lo
trema
meco, dire il
Volan~e
fra fe: ella
e
rineeneri–
ta;
la cofa comincia male.
Ah ~
cara Elifa mia ,
perche mai non" ho io pornco fcegliere amia vo–
lonta fra mortali colui,
le
cui fattezze
avreb~
bero pornto piac.ervi? oh
!
come
lb
male un
ionamoraeo fotto la figuva
et'
u1i Marito. Tutt"
e
una cofa, gli difs'ella forridendo . Avrei avu,–
to pitl c-arQ, lo confeffo di vedervi Cotto Ja
fi–
gura d' alcuno di que· fiod , cthe mi fono cari ,
o
d' uno di cote!1i uccelli, ch' anch' elfi fono a–
bitanti dell' aria; ma fendo voi forco
I'
afpctto
d'
un uomo. tanto
e
a me ii vedervi con le
fattezze di mio Marito , quanto con le fa:cezze
d' un alero . Anzi mi pare, che lo rendiate. piu
bello . lo veggo b.ensl in voi il Volangc , ma
l"
anima voflra da ·agli occhi fuoi un certo che
di celcfle .
La
v ce voll:ra µaffa ndo per la fua
bocea le comunica una grazia di Cielo ; ed
i~
ritrovo negli
arteg~iamcnti
fuoi alcune attratti–
ve , che non furono mai
in
un c-0rpo
anLmat~
dallo [pin o d'
1in
femplice uomo mortale .. Or
bene ,
fe
voi m'amate
qu.11
mi
~edete,
ro
poi:.
fo
femprt>: effere lo fleflo .... Voi mi rapite il
cuore •• Sarete voi felice , aggiunfi, baciandole
fa mano? .. Elifa arrofsl, e tiro a
le
la mano,
ch' cgli avea prefa.
v·
efoe di mente, gli ¿¡ífe,
ch' io amo in voi non un uomo, ma un Silfo ,
V aloe non
e
alero per me che uno fpirito, lic–
cnme E lifa non
e
altro per voi, che un' Anima;
e
fs voi non avece poturo prendere la figura
tl'
un uomo, !enza alterare Ja purid deli'
cíle11-
za,