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fard ibe una valen te civerta, s' ella antTe quegU
occhi !/ E qi.tella bocea ? vcdi quanta freíchezza
cll'ha, che non li vi¿e
I'
u¡:uaJe. Come fono ver•
fnigJie quelle fue labbra; e i
1
candido fmalto di
que' Íf!oi den ti non
e
egli una purita a vederlo?
Egli
e
iJ vero che quella IUa carnagiooe bruna
l1a
un cerco che di tin,ta di folc ; ma
e
iJ co–
Jorito della fan itii . Vcdete un rrarto que] eolio
d' avorio come
e
rondeggíaro
fu
que' bcgli orne:
ri: 0h, com' ella Jlareb!ie bene in un vGflito da
Corte! E quelle due piecol ine nafcenti grazie ,
che femb.rano qui,•i eílere !late c0Jloca1e dalle
mani dello íleílo amore. Vedi ílrana cofa, e da.
ridere
!
A cui
nat~ra
?!
prodiga de' doni fuoi
!
Dove va a celadi bellczza
!
I'..aurerta, quanti
anni a.vete . •. Ebbi quindici anni il mefe
paffa~
to •. E poco tempo cerramenre , andera che vi
fara daro marito • . Mio Padre dice, che non e'
e
fr.erra .. E voi Laurcrta, avece vpi qualche a–
morino in cuorc? .•
ro
non
fo
che lia amorino.,
Come,
e
non c'
e
pure un
fo
lo giovane, che vi
faccia defiderare , che vi lia datp per marito
¡ ,.
In cio non m' irripaccio io: queflo,penliero
tO~ca
a. mio
P~dre
..
~
voflro Padre, che
fa ..
Coltiva
la roba fua?, . E' egli ricco? No : ma dice che
s'
io faro onefla , e dabbene
fara
felice .. E voi,
che fa te voi ? Aiuto il Padre
n.io: lavoro con
!Ui,. Gon
lu~?
Che ? voi colrlvate il rcrr,eno
?
Sl : ma que! lavoro che richiede
Ja
vigna ,
non
e
per me alero che
UA
paffatcmpo . Sar–
chiare , pianrare pall , attaccan•i il magliuo–
lo ,
ragliarne le foglie per far marurare
J'
1&–
ve, coglierle quando fono mature, . tutto quefl"
non
e
a me una gran fatica.,. Sfortunata ra·
gaz:i:a
1
ora non
ini
m•ravi~Iio
(e
le fue aggra.,.
zfa. ...
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