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..,,z~A~~~iA
Jere.
che la
ru..
íedotca iri1maginazione avrebbe–
dclJ' oncfüí foa u ionfato .
A
mia polla potro
oo
al lora rimp1overarmi, che il 1paJe non
avr~ pi~
.-imedi<1.
{'\JI'
incontro s'
io
fo prova di lei , ecl
ella '
fa
reúíleiiea; feliciílimo fono . ,Ma s·
ell~
cede! . . Orsu, s' ella cede credero che I' oneíli
élellc donne .non ifüi íaWa .con rro agli
(pi rici .
Sl,
ina -(¡ueilo {piriro
e
vefüto d' un corpo ¡ ere
queilo. corpo
e
per. ca fo il mio, non debbo rin–
graziarne Elifa : Oh ! io trovomi pure in un
h..
b i(into gnodc! Entrando
i~
dfo
ho preveduc:O
f)gni cofa)
fuorch-e
il modo d' ufcirnc fuori.
Non ifiiam
o piu frail
sl ed il no andiamo
al~
.fel ver-ta;
t·
occaíio.nc:mi fara decidere.
d~a ~ ~~nnglie '1!rc\:ªsfu~~~~
e :~~:1":~e'~~~~~~~
t i di lei . Vide , ch'ella &'abbigJ.io con una mo–
aellia tuÜa graziá; e dall• deccni:a
ch'
ellá fer–
'bo
11~11
·abbigliamento prefe un poco di conforto,
e di licurezz•. Notll inoltre che tutto
~el gior~
lio inantenhe una inanfuetudinc , e .una fereoita,
che prefagivano un' jnnocente allegrezza -
~
l ntaoto gl' impazjenti occhi d' Elila iniforava"
<Do il corfo del foJe .
S'
approílima finalmente il
:punto. fortunato, e
fo
bal:i:a cosi il cuore in
(e.
no
che poco Je mancava
:i
lvenire . Va egli
1v0Jando prjma di )ei, Je llende la mano, ,e ve.
dcndola
treman~e
la
fa
federe
ful
fuo picciow
,tróno di verdura .,
,
. Elifa riavendo fi nalmente lo (pirito ,
tro'VaÚ
JI
Silfo inginocchiaco davanti. Oh! come le
di[,
-fe,
doveá dunque (pirarvi fpavento
!)
vederrpi
~
.Non v' ho io
fo
ríe libera ta dar 1·edermi ali'
irn–
provvifo? Non liete llaca voi
quella,
che avetcr
d.eúdcrato
w
vede'rmi? Ve ne difpiacc? Volere
E
2-
_vgi,