~
31
*
~~~A~·A~
'brac~iarono
atfettuofame•1te Celicur, e gli dif•
fero,
che andavano gi<t nell' udienza, per e!T'e–
re non gli llrumenti , ma
i
tellimonj del fuo
trio"fo . Gosl fecero in elfetto :
fu
recitata
la
Commedia ; ma non finita , e
il
primo
íe–
·gno
d'
impazieHza venne dato da: fuoi buoni
amici.
Era il Fintac nell' Anfiteatro '.tremante ,
e
pallido come la morte; ma per curto que! tem–
po,
in cui lo fpettacolo
li
follenne
fa
Ido, quell'
infelice , e affettuofo padre uso ogni fua forza
per ariimare gli fpettatori a foccorcre la fua
j>role . Finalmente la vide a (pirare
¡
ed allora.
vinto dal dolore,
li
tra!Te come meglio pote al
fuo cocchio, confufo, e dillrutto, querelandoti
del Cielo, che
J'
aveífe fatto vcnire al Mondo
in
un fecolo cosl barbaro. E
il
povero Celicur
dov' era cgli? Oi111e, gli
~ra
flato
conceduto
1
1
onore
del
Palchelto dcgli
.A11tori,
dr.vefopra un
fafcio di {]>ine avea veduta
la
Commedia détta
fua vacillare ali' atto primo , intopparli al fe–
condo, e cadere al terzo.
J
1
Fintac
gli
avea
prome!T'o d' andarlo a prendere, e gli ara ufcito
di mente . Che potea egli fare? Come fuggir via.
,,,
t!i
Ja
fra quella. calca, che l'avrebbecertamen-
te riconofci uro, e mollrato
a
di to? Finalmente
vedendo
/a
fala
\"Ota, e fpehti
i
lumi ,
ti
diede
animo ,
e
di(cefe , ma Corridoj, Seale, ogni co-
fa
era picno di geQte; iJ fuo sbigottimenco
lo
inanifi!llo, e udiva da ogni lato : Egli
e
deffo
t
s\
,
ecco eccolo'
e
dello. Infelice
!
e
peccato.
Meglio fara
un'
altra volta. Vide in un cantoniit
un gruppo d' Autori gia ílati pubblicamente di·
fapprov~ti,
che
del
loro confrateJlo
(j
faceauo
beffe .
Vid
ancora
i
buoni amid
del
Fin
tac,
i
•
q1.iali