No!~fon
che Ja vide c¡uaJi .iífogaca , non ebbe
n. pure il
cemp
di chiamare a
fo
la So.
rella.
Mettefi
freccolofamente
a
fciogl iere
i
nodi che le ílringevano
il Ceno ;
e allou
quanro florida giovioezza ha di grazie
ma
fine, fi
!velo agli occhi dc:ll'appallionaco •·
m.iace •
U
cerrore che l' avea coleo , pri¡nt
lo rendecce iolenfibile, ma 'lual)do
I'
India.
na ria vendo gli fpiriri, e feareadofi Itria
ge•
re
fra le braccia di fui efuho d' alJe¡;rezza,
e d' amore, e che aprendo quegli occhi
Jan.
guidi ,- e belli , cerco gli occhi del Nelfoo :
Celefü forze , difs' egl i fo!teneremi : ogol
vinu m' abbaadpna . Vivece , o mia cara
Coraly .•. Voi volete , ch' io viva ,
Nel·
fon, aduoque volere, oh' io v' ami
i'
No
1
io farei fpe rgiuro ali' amicizia ,
indegao dí
vedere
la
luce, indegao Ji rivedere
J'
am'
co.
Oim~
t
ch'
egli me J' avea pur preder.
tn, e non ·gli preílai fcde: Troppo ebbí di
prefonzione nel cuor mío. Abbiare compaf·
lioae , Coraly• dí qudlo cuore Jaceraro da
voi . Lafciace , ch' io fugg1 da
voi
,
ch'
ío
abbia victoria di me. Ah
!
cu mi vuoí mor.
ta,
gli difs' ella, cadcadoglí fveauca a
pie.
di.
~I
Nelfon, a cui fem bra di vedere
I'
a.
maca
~oaaa
rendere
J' ultimo
fpirit0 ,
fi
lancia per
abbraccia.rla
¡
ed arre(\ando(j
in
cootaaeare alla villa d1 Gíulíecra , veaire ,
le
dice,
Sorella ,
preítacele
i1
vollro foccor.
fo;