~
59
m a volra; ch; io verrb a
vifitar~i.
Poff no
gli uomini, quanro vogliono, ufur dili:rezio_
ne, diceva e.gli partendo!i di
la , le don ne
DOD-
polTono racere; e per quan1a cautela
io adoperi nel rener celare le mie avveniu–
re ,
il fegreto
Je
n'
e
divulgato • Ma che
ingiuria
fa
a me
?
Se Aogelica
vucl
mari–
co, che lia fiato faggio fempre , fpo!i uno
fci occo,
o
un fanci ullo •
$ono
io obpligato
ad eíl"er
fedele
ad
una moglie ; che non
ho. Lalcia, lafcia fare a 1ne , ohe le faro
!;>en conofcere
la
ridocololi.dlde' fooi ·pen.
fieri • Ella
s'
apprefenco
~
ed egli !i v-ergo–
gno
foor di modo , qua odo
1'
udl
pa~ lar-e
con
quell' eloqueo.z~ ,
ch' ufa no virtii, era.
gione , intorno ali' ignominia, -e
il
danoo ,
che arreca feco H vizio . Penfate voi , Si–
inore, le difs' ella , dappoiche I' ebbe la–
friato rraccare diffufamente qaantogli piac–
que,
i
priocipj de' buoni .oonu'ffii , per
1
fate
voi fenza arroffirvene, ali' uoiooi d' un' ani.
ma pura, e caíla , con un' anima maccbia.
ta , e reía profana dalla piú indegna del le
inclinazioni
tut1e • Di qual pregio farebbe
agli occhi noflri un cuore avvilito da que'
vizj , de' quali vi glorificare
?
el
credere
voi manco di voi
lin li bili alle grazie
deU~
oueíla, della pudiciz:ia , e dell' inn,,cenza
?
Voi vi lie1e fotcratti alle leggi -, che avece
impolk a noi; ma natura e ragioae haano
m ag