il,9)i.
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fuá
la
fuá
N ipote. Beniílimo , fua
Ni
pore dee
diderare, che li procuri di fargli piacere.
E–
gli ba p¡(fata I'
~ta
del poterli corregere . Non
s' ha a cercu altro che di non fario alterare ...
Non
ft
potrebbe lcvue gli fcrupóli in m1glior
forma ••• Ah! fe mi conofceíle un poco me"'–
glio non ne avrefle alcuno: ma no
¡
voi úeté
un' iolinta •
•
(n
facti , io veggo qui
il
Si–
i:nore per la feconda volra ; come mai po(fo
tenere a luí cofa alcuna fegreta
?
Sonó indi–
fcreto, lo confeífo
e
ve ne chieggio perdono,,
No
i1
torto
e
mio . fe vi lafcio credere la co,
(a
pit\ grave di quello , cb' ell' e in cff'etto •
Eccovi come fia il fatto. Mio Zio
e
un
UOIY'O
dabbene, e non farebbe mai flaco •ltro di piu,
fe
non gli foíle
fia~a
polla in capo
la
pretcn–
úone d' inteaderli di tuteo, di daré giu,!izio d'
arti, di lectere, d' eífere la guida, la
bilanci~,
e il giudice alfoluco degl' ingegni. Q_ueflc cofe
non daneggiano alcuno ; ma craggono a caía
nollra un nuvolo di fciqcchi procetti da mió
Zio, del bell' ingegno de' quali ú ride il mon–
do
1
e mio Zio partecipa con etli di tal grazia.
Veramente farebbe cofa deliderabile , che per
fua quiere tal fantafia gli ufcilfe del capo; pei–
che pare, che il pubblico
ú
lia votato di
hOl1
elfor mai del fuo parerc ; e non
t>aUa giorno ,
che non
ci
úa qualcbe nuova frena ... Voi mi
da re dolore .•..• Ecco
¡
voi fa pete ora tutti
í
fegrc ti della famiglia, e qui non c'
e
piu cofa
ncculta per voi, Mentre ch' ella termin•vaap•
punto
1
Celicur ''enne avvifato, cbe l' Intend<'n*
ce potea accettarlo.
11
Gabinetto, in cuí
fu
introdottb annunzia–
n
moltipJi,i lludii , e un la¡:o di co¡:niziouj
Ve-