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-
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sz
·DeUa
guerra
di F
iandra
Jelta.
Lafcio
VoJlra· Maefla
in luogo fao
algo~
·uerno
di
queflé Prouincie
Madama di Parma
;
Prencipejfa
di
tal
rvirtu
:>
che bene
·ha
comprobato
'lt
pieno
~il
giuditio di
st
degna
elettione.
Appref
fo
di lci
fu
creduto,
che -re
flajfe
il
Vefcoúo
¿~Ar,.
fJ'as
,
hora
C
ardinale,
per
far
le
partí
di
Mini-
'Ílró
in
Conjiglio
,
e non dsarbitro nel maneggio
•
lvíti
V
egli
.arrogandoji
t-aJfaluta
difjojition d:Jogni cofa_,
·e di
Reggente
non
lafciando
a
Madama
altro> che
il
-nudo nome·,-Ja di quefle Prouincie quel che
fate·b–
bc
della
priuata
faa
Cafa
~
Ordina
iL
tu·tto
a
{utt,
'Voglia;
tratta,
e 'rifolue
i
piu
graui
negotij
fin--
.
·
-z..a
il
Con{tglio
di
Stato; e
cio fa
si imperiofamen–
te,
e con
tal
diíprez~
di
tutta la
N
ob.ilttl,
",che
il
termine
epiu
odiofo
ancor
deO'effetto. Se
il
dan·
no, che
nafce
da
cío
Ji
fermaf[e neUe
offefe
noflre
priuate
,
noi potremmo finalmente rifoluerci a tole–
rarlo.
Ma
t'efjerienza
ogni dt moftra meglio
,,
che
queflo male
egia
(atto-publico; e
che
non
ferman-–
dofi i·n
Corte,
pajfa, e
trabocca
neUe
Prouincie;
·
con
gran
perico/o
,
che
n'habbian~ ·
a fcguire
fem ...
pre
.effetti
peggiori. J<_uanto dimorera
dunque
in
Fiandra
iL
Cardinal
di
Granuda
:J
tanto
cre.fce..
ran.n~
quefli
inconuenienti,
e
difordini
.
E
perche
potrebbona
pajfar
Jorfe
tant~oltre
'Vn giorizo
.)
che
il leu,arlo
d~
qua
n~n
giungejfe
pi'Ui
a
tempo
;
noi
percio habbiamo
~hmato ~
che
conucnga
alr
obli~
go~