Libro
Primo
•
55
cagioni
gia
fcritte; le
quali
.eran
SI
note'
che.J
non
poteuan
riceuer maggior
pruoua,
che
quel–
la
del
publico aífenfo
.di
tutti.
N
el
·refto non..,
riputar'effi
da
tanto
il Cardinal di Granuela_,,
che
doueífe niuno di
loro
v~nire
a pofia in
Ifpa–
gna
per
con~o
fuo.
E
poiche il
Re
p1·eftaua_,
loro
s1
poca
fede , lo
fupplicauano
a
co111pia–
cerG, che per l'inanzi s'
aH:eneífero
dal ConG.–
glio ' doue
non
poteuano ·
ne
con feruitio
del \
Re,
ne
con
dignü:a
loro
piu
interuenire.
Cio ·
contenne in rifiretto la fe eonda lor letrera ; alla_,
quale
rifpofe pur' anche il
Re
dopo
qualchu :
E.
nuoua_¡
I
·~
11
c_'
h
.
r
bb
1
rifpofladel
ten1po;
e a
r11pon:a-1u,
e e pen1ere
e a que -
Re.
lo,
che
piL'i
conueniífe intorno
alla
perfona
del
·
Cardinale ;
ch'intanto
effi
continciuaífero
aren–
dergli
quel
foruitio,
che
G
pro1netteua
da loro,'_
e nel Conúglio, e ne gli
altri
lor carichi,
per
do- ·
uerne afpettar
da lui
ogni
din1ofhatione
piú
gra-
ta
di contracambio .
Pafs9
poco meno
d"vn"
an.:.
no
fra
il
cor{o
di queíl:e
Jertere.
Ma cref
cendofe1npre
piula
baldanza n
ell'Oranges,nell'
A.ga–
monte, e
ne
gli
altri,
e
conoíce.n.doeffi,
chv{i
poteua fperar poco ne gli offitij, che-íi
,paíL1f:.
fero in
Ifpagna, per far
rünuouere
il
Granuela__t
di
Fi~ndra,
fi
rifoluerono
di
proceder
ranr'oltxe·.
con luí nel
difprezzo,
ch
'e.gh1nedeíimo haueífe
a
deíiderare
diritirarfene. Poco
dunque
tratra'1 .
uan