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E' CO TVMI

D~LL~

CENTI

daUdno fcttlzi:

ne'

dodeci

anni ,fecondo il coftume

dell~

patria., toccaua loro

u11:t

u

fie;

ne

s'

accoftauano

mai

o

fapeuano

pure,

che cofa

ft

fuf[ero

d

h.Jgni,

d

recre:tme11

ti,

o

commodita

al

"Una :

i

lor letti

doue

fl.

ripofouano

erano

di

canne : fol

mente

l'

muerno

ui

mefcolduano

d,un,altra herba

mctnco

durd,

cl1e

efli

la

chiamano Li::

cofrone: colui,

cl/

era fopraftante agli

altri,

e h'

er~

cbiamato in Lorlingua Irene, non poteua effere)

fe

non

auanzaua gli

altr1

uno anno

o

dui d'etd: il

qua.le

a

i

piu

grandetti c01mtudaua, che

andaffero a

fare

I gna

·

a

gli

altri pcu

picczoli, ch andaf[ero a oercare

di

rubbare

qualcbe cofa

per effercitio;

znterueniuano ancho

cofto-::.

ro ne'

conulti deg

Ii

huomini,

e

pofF

ndo

cercduanofem

pre di rubhare alcuna cofa; ma

effendo

alcuno ritroua

to nel furto>

era

battuto

fieramente,

non

perch'

egli

11a

t~eJTe

ruhbato, ma

perch'egli

non

fbauefle

faputo de:::

ftramente

fare,

f

Ir

ne, cb'

era

il

Lor capo

,

faceua al::

cuni

cantare

,

ad alcuni proporre qualche queftione

in

campo

>

e

quefto

era

ii

hello eflercitio

loro

,

ma bi:::

fognaud, che e

nel

proporre,e nel rijponder

fl

feruafle

una

breuita merduigliofa, che salcuno

fi

fufle

porta~

to

un

poco tardetto

,gli

era

da

l'Irene mor/lc'(.to il dee:

to

maggiore

della mano.

Appreflo, glifaceua

eflerci::

tare

in fare

qualche graue

ordtione,

t

di auttorita

,

e

fe11tentiofa, ma breue, accompagnatct

pero

d piaceuo::.

lezza,e di

qua

e

nato il prouerbio,che piu

tofto

potran

no gli buomini

philofophare,

cbe

imitare

ii

parldre

de'

Laconi.N

one

fe

non

bene

fdre

anc1Jora conofcere

quel

lo

cbe

s'affeticauct ogni

eta

di fore bene,

e

con

quanta

diligentia,O"

emulatione

fi

for~df~ero

di auanzare

l'

un

1'

ltro