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I
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R.
0
J
II •
9(1
fe)di leggi, edi
cofiumi utiliflimi,
ffendo
prim.tiLa~
cedemoni fa tutti
i
Greci, di cofiumz pefti
mi: intanto>
cbe con
gran
difficultd. poteuano conferuare
tra fe
l'un
con
r
altro : bor quanta manco con
f
ora/tieri ( Li'cur::
go
clfique
feud
uia tutti quei modi loro anticbi
di
uiuere
e
ne introduf[e alcuni
migliori: e la
prima cofd, cbe
fe,
tolfe
i
piu
ueccbi
della citt4: euolfe cbe coftorn
conful
taffero
dell cofe
importanti:
co'
duo
e ,
che efTo ere&
medeflmamente: e
fuffero come
arbitri,
e
mezzani
trtt
la potentia,et
auttoritd
di
quelli,
e la uiolentia del po:::
palo:accioche ne queUi diu ntafiero feroci,
a
ingiufti
mediante il
gouerno,
ch,
efii
baueuano in mano :
ne
me=
defimamente
il
popolo
ft
fu{fe moffo
alla pazza
fenzct
obedire
•
S
criue
Ariitotele,clJe
furono
uentiotto
qu~
sh
uecchi,
cl/
erano apprefTo
i
duo
Re, e
ftduano
inten~
ti,e:uigilanti, c1Je non s'accrefceffero troppo le forze
della Democratia(cbe cofi era detto ii gouerno del po:::
polo) medefimct.mente, perche
i
R~,
cbe
ft
uedeuano
con
la bl·iglia dcl gouernoin mano'
no
penfaflero di diuen:::
tarne tiranni:e queUo, cbe s'ordinauct per quefti
uen~
tiotto b1fognaua,
c11e
da tutto'l
popolo
fi
fapeffe. Met
appreffo poi molti anni
(
che fu cento
anni do
po
la mor;::
te di Licurgo,nel
tempo,che
regnaua Tbeopompo) pa::
rendo,che quefto gouerno di pocbi,cbe
i
Gr
ci
cbiama~
110
OligctrclJia,diuentaffe ogni
di
pitt feroce, epiu
rigi~
do,uifu aggiontala poteft4degliEphori, la re:tleli
fu come un freno
•
Ma
ritorniamo
4
Licurgo
,
ilqu, ::::
e
perfuctfe
4
quel popolo, cbe uoleffe egualmente
p.n·:;
tirfi tutto
il terrttorio, dicendo.)
c11e
non doucua l'un
lttadino
au4:t4re
l
tihro di
jp/Cdide~~4
di rlccbezzc
e
di