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COSTVMI Dt LL
GE
Tt
uendendoli,ferua~(ene
la forma
del
figillo;
e
fe
legge,
cbe chi cauaua altrui un'
occbio,
ne faffer c.tuati a lui
amenduo; e pofe pena let tefta, che non toglieffe nmno
<:Jl~eUe
cofe,cbe non fono fue.
Et
ordino,ch,
un Prencipe
cbe
fuffe ritrouato ebrio
,fufle
fdtt o
morire.
Infegno
che
gli
At1Jeniefi,
come douejJero
ordinare
i
gironi,fe=
ado
zl
corfo
dell
a
Lana. Di
tutte
forte
di
uettouaglie,
f
olo
il
mele,e
la
cent
penmfe,che
pote!Jero
c<tuctre
fuo:::
rd
del
terrt
torio
Atenefe
•
Non
uolfe
cbe
fl
poteffe fa:::
re clttadino d'Atene,fe non colui>che ui
uemfF
co qual
che arte ad
habit
are
con tutta la ca[.t;
d
che
fuffe fta
~
to
bandito
di c.tfa fua
d
uita,
euolefle r
~arfi
in Ate:::.
tie.Hor
quefte
Leggi
So/one ,fcritte
in tauola di legno,
chiamo
Axioni,
che uuol
dire,
tanto,
quanto
dignit
==
di,
a
procuro di f1:abilirle,e far le o/Jeru:tre
per
cento
anm folctm nte
(
uuegna
c!ie
Herodoto
fcriua folo per
diece)
penfando
>
che
afl"uefacendo/l
la
cittd.
in tanto
tempo
di uiuere
a
quel
modo,
douefTe poi
p
{empre fer::
uirfl
delle medeflme
leggi.Etaccioc
J
fuj?eto in
piu
ri
uerenza
appreffo
gl
i Atenefl,e
no
ft
11
preterz{fe nien::
te
,fegui
in quefto il
coftume
de
gli
ct[tri
datori delle
leggi;cbe
fa
mpre
fogliono
con
qualcb d·ita dare aut::
torit4
aUe
cofe
loro,e
fi
come
hateea prima
fctto
Dr..t::
cone;chiamo anche egli
Min
rua dcttrice deUe fue
le~
gz;e
fe>cbe'l
Senato,e
tutto
ii
popolo publicamente
g1u
raffero di offeruarle.
Non furono
glL
Atenefi
gente
ftraniera>ne
uile,che
raccolti
mfieme
uemffero
4
fare
l~
cittd. di
Athene; ma
nacquero in quel medefimo ter:::.
reno,doue
poi uiffero;f?:7' u11
medeflmo
luoco fu
loro
ori
gine)
e
perpetua
ftan'{,a.
E/?i
furono
i
prwu,
che infc:::.
gna{Jcro