DE.' COSTVMI DELLE Gl!NTI
compraffero
co
danari. Come ifanciulli
entrauano
nel
9uartodecimo anno, non uolfe, che reftaffero
neUa
cit::
td; ma cbe
s'
inuia(Jero nelle uille, accioche
i
primi
an~
ni non
ft
confumafF ro in delicatezze, e
uezzi:
ma in
ogni
mamera
di
fatica:
non uolfe, che
per
uolere dors:
mire
ft
cercaffe
Ll
guanciale,
o
la
colcitra;
e
uolfo,ch,el
mangiare
fu[Je fcbietto
fenza tanti
'ondimenti, efapo:i:
ri,
e
cbe
non
uemffero
prima neUa
cittlt,che fuffero di:::
uentati
huomini.
rdino
che le uergini
fl
maritaffero
fa
nza
dote,
accioche non fuf[ero
per
la
mo/ta
dote di:::
mandate, eperche
fi
portafiero
glt
huomini con le fue
donne piu
arduamente, non eflendoci
in
mezzo riJJ?et==
to
alcuno
di dote
•
II
maggior honore,
e
la
prima
digni
td
non
uolfe ,cbe fufle
de
l
piu riccbi,
ode
piu
nobili
~
ma de
i
piu uecchz, zn tanto che'l mondo non hebbe luo:::
go doue
la uecchiezzafufle tanto rifPettata, quanto iti
Sparta.
La
potefta.
de
i
Re
fi
eftendeua nel
manegiare
le
guerre,
quella
de'
mag1ftrati,
~
offeciali
nel
giudic4
re,
termm r Le
liti;,
e nel creare
ogn'anno
fucc
ftiua==
mente
i
mag1ftrati
della cittd
•
Il
S
nato hauea
cura,
cbe
fi
ofleruaf?ero
1 leggi; ma la
auttorit4
del popolo
era
di
mantenere>e
di creare
alcuno,
cbe u nif?e aman::
care n l Senato,
o
di creare qual
fl
uoglia altro magi:::
firato.
Ma
perche quefte
nuoue
leggi
poteuctno parere
un
puoco aflire
te,e dure, eflendo ftati
foliti
i
Spartani
di
uiuere
n ol oaUa lzbera,finfe Lzcurgo
l'
autore,o-
il
datore
di
quelle .Apolline Delpbico,
per
co1mcndame11:::
to
del quale
d1ceua
bauere
egli
recato
nella
cittd
que:::
[tt
nuoui
ordtm, penfandofi
per quefta uia potere,
me==
di ante la
riuerentta dP'll4
religione, raddolcirc
taufte~
rit4