DE.' COSTVMI D P.LL.E GE TI
R.e,~
i
primi ad lutuer parte della diftributione:
e:1"
acl
ogni tm di loro
fi
daua il doppio di quello,
c11e
d
ciafcu=
no
de gli altri
conuitati
fl
daua:
e le
carne
de' facrr,.-.
cij
,r.7
i
cuoi
delle
uittime eran
I
oro :
e
fi
daua
4
ciafcun
d'efii nel primo
did'
ogni mefe
uno
animate, perche
il
facrificaf[ero ad .Apolltne,
f!':7
infleme
un
Medzmno
di
fa.rina
,
che erano fei tomoli,
c,.-
uno qudrtaro Laconi:s
co
di uino,cT,'
erd
una bona mifura. IL luoco
loro ne
JPe::
tacoli publici era IJonoratifiimo,
((f
era
lor
lec1to
ftar=
fl
poggiato
a.
qualunque cittadino gli
fuffe
piacciuto.E
ciafcuno di
lor<'
poteua eleggerfi duo Pitbii
(
i
Pitbij
fono quelli che fogliono
effer
mandati dconfultare
f
o:i:
racolo il
DelplJo,
e
che fedeuano
4
tauold co,
Re)
et'
accadendo cbe no fuffero
i
Re
giti
al conuito,fe
gli
md':i:
dauano
dt~e
cbenici di farina, cbe erano preffe
4
due
rotola,
u-
uno gr n
bocale di
uino
per uolta;
ma
tro•
ui.tndouz[l prefenti
,fe
gliaddoppiaua
ogni cofd.
I Re
IJauewmo a determinare
a
chi
fe
haueffe douuto m.:tri::
tdre una fanciuUa, che dal padre fuffi ftata
promefT"'
ttd
uno, e
dalla madre ad
un'altro:
e
medefimamente
/d,
cura delle uie publicf,e era
la
Laro
;
ne
fl
poteze alcuno
adottare
[en:ot
la
loro uolontd,:
fB"
il federe
uel
Senato,
doue erano uentio
to
Senatori,era ad arbitrio loro
fe~
condo che piu loro aggradaua: ma
cafo
che
eflt
non
ue
1'auef]ero
uoluto
andare,
duo
di que, del
Senato
i
P'"
lor ftretti teneuano il lttogo
Regale
e
dauano
due
uoci
per
Ii
Re,e
la terza
per
fe
ftefii. Hor quefie er no le
ce
fo,
che
fi
concedeuano a
i
Re
di
Spart<t
,
mentre che
t:r4
no
in
uita:
quefte
altre,
cT1e
diremo,fl o([eruauano
do~
po
Li
morte
•
Si m4ndau4no
per
tutta
la
Laconia
cct~
.
""
'