L
I B R 0
Ir.
s4
il
uer~o
di Iddio, e'cbe feruano
4
i
Sacerdoti ne'
facr~
ficij;
e
fe
Iida
if Iibro
de
l'Euangelio in mdno:e
fe
Ii
po-=–
ne
4
modo d'ungiog@ fu l'una
ftalla la
Stoia.
I
Preti
IJanno
autorz
d
di
confegrare
il
corpo
di
noftro
Signos
re
,d
·
preg re
per
gli
peccatori,e
di
riconciliarli
un'al
tra
uelta con
brzfto,
mediante la penitentia,
che
Li
d~nno:
i
{uoi
ornamenti fono
ii
calice col uino:
la pa:s:;
tena con
fhofiic:., la
fiolafu tuna
fl?a lltt,
el
altrd,
el"
pianeta
•
s'
e
d.etto
di
fopra
queUo,
cbe
fl.
conciede
4l
Vefccuo: ma
diciamo hora,
che egli s'
ordina
folamen:s:
t-e
nel
di
di
domenica,
circa
la
terza hara
del
di
,fa 14
mefFt,
injnzi
fi
legga
l'Euangelio,
ponendolifopra
il
capo le
ma11i,
a
i1
libro
gli altri Vefcoui,cbe
bifogna«–
no
effere
tre,
col
metropolitano.
Nella
primitiua Cbie
{.ti
Vefcoui poco,
o
niente
differiuano
da gli altri
Pre•
ti:pcbe
eranodal comune concilio della
Cbiefa
aggud,ia
gliati;
e
quefio era
inanzi cbe
s'
t~differo
quelle diffen::
/ioni, quando non uoleuano effer chi.tmati da Christo
•
ma d:t
colui,
che gli baueua prima b:ittezzati, cbi di
Paolo, chi
d'Apolline,
cbe di Cepba, ondeper
fuggire
le
fq(me, determinaro neceffariamente
i
{anti Padri,
cbe tutti
quelli,
che
fi
hattezzaflero,
fuffero
cbiamatt
(come
dicemmo
di
fopra) da cbrifto' chrifliani;e
cbe
ogni prouincia
fi
facelfe
capo, fecodo ch'
Ua fuffe
o
gri
de,o
piccola,
t~no
o
ptu
Preti
i
piu
dab
ne, e piu
[anti:
con quefro nome di ve{couo:
i quali,
no:i come
prima,
ti
loro uoglia,ma
gouernct(fero,<:7 infi1tuifF
roil
popo::–
lo,et
ii
clero {ottopofto
J
loro,feco o
le
ord:natiom
del
la Cbiefa
Romana,e
de
gli fdcri
Co
i
ij .
Allbord
P'"
·
~
metefurono,
mediante
f
azuto, e coce ione di Prencipi
L
4
religiofl,