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B.
0
I.
IJ
tonenfe,
fe
gli
infogna
Id
fide per
noue
mefi: e
trd
quel
tempo fono chiamati catecumini
,
e
bifogna loro digiu•
nare
quaranta di,
e
lafciar
uia
tutte
le
ricchezze,
che
efit
banno:da
libertd.
4
ferui
loro;
cr-
bauendo figli
cir•
concifi,feco11do la legge di
Mofe,
fcacciarli uia lungi
da
fe.
E
quefte non fono piccole caufe, percbe
queft<t
gente uenga cofl mal uolentieri al
b((ttef
mo.
II
fecon:r.
do {acramc:nto
e
la
confermatione) che
e
uolgdrmente
detta la crefima:e non
fl
da
,fe
non dal Vefcouo in Cbie
f'-
inanzi
l'
altare a
fanciulli,
clJe fiano gia in
qualcbe
etcl:
e
cbe/fano,
s'
e
poftzbile)
digiuni:e
fi
da
con
quefto
ordine.
Q!!e'
fanciull i,cbe uogliono tor la crefimct,uen
gono iui, cii.fcuno col fuo patrino,
~ii
V
fcouo
,
Lett~
cb,egli
lJct
un
ordtione fopra a
tutti
,fl.
bdgna
il dito
groffo alla crefima, epoi
Li
fegntf. un per uno nel
fr
onte
col
fegno dell.a croce,
in
nome
del
Padre,
del figlio,
e
dello Spirito
fanto;
e
percl1e fe
nericordino,~
no
hab
biano a
reiterare
quefio [acramento
a
qualche tempo
da loro un leggier boffetto nella guancia manca :
a
i
p.ttini,perche
l'untfo11e
faefca non
fcorra
uid,
o
per ne
gligentia non uenghi aleuarfi.
con
una lenzet adi ter;
la che efli tengono aqueft.o
effetto
appareccbiato,
Ii
les
gano
il
fronte)e non la
fogliono
leuare infino al
fettimo
di:beche
t
ufanza
fi
contenti di quel di folo,et in quefio
folo facramento
i
[anti
Padri
banno conceffo, che difPi"
cendo
il nome
pofio nel hattefmo,poffa
cambiarfi in um>
altro dalvefcouo. Il terzo
facrameto
el'
ordine{aero;
ilquale medeflmamente
lo
da
folo
il
Vefcouo:e neU
pri
mitiuct
Cbiefa s'ordinaua folamente nel mefe di
Decena
bre: ma
bor4 in
fei
tempi
de
l'a11110
>
cioe,
ogni
{abbato
L
1
de'
quatrQ