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.
L I B R 0
IY•
a
de/i,fl.
coflumi in
quefto ultimo diuer(dmeute
;
e
f
o:::
no
molte caufo, per
lequali uolfero ifanti Padri,
o
cbe
s'
impedifce il
matrimonio;
o
cbe
fl
pote/[e
difcioglie~
re, e!Jendo contratto; perche
ft
potrebbe fare errore
11eUa
perfond, togliendofi
un per
un'altro:
e
cofi
non
farebbe ualido
ii
matrimonio; come
ne
anco
u~le
fat•
to fotto conditzone, percbe b1fogna effere libero :
no1i
fl
puo
fra
parenti ftretti contrahere
;
ne
per qualche
grJ'
peccato publico.
Vn
briftiano-0 mafchio,
o
femi
na, non
puo
tuor moglie, ne marito d'altra fetta
;
non
tene il matrimonio fatto per forza
·
ne con
cl1i
fl.a in
ordinefacro:
o
legato con altri prim4
;
d
per feruare
una publica
bone{td
;
ne etiandio
e
fermo
quello
)
che
fi
contrahe fra
/fretti
p:treti
d parte di
marito,
d
di mo::
glie, el
impotentia
di
potere confumare
il
matrimo:a
nio
ancbo
l'impedifce.
Il
[esto
facramento dell.a
cbie~
fa'
e
la
penitentia)
datoci
da
cbrifto
in r
fagio
def~
la
fragilita
nortra, ilquale fta itJ quattro cofe
•
Nel
pentirfi, edolerfl
de,
peccati, nel con(rfarfl ne legitis:.
mamente,
nell'affelutione,
e
nella fatisfdttione
•
De:;
ue
prima il peccatore pentirfi
,
e dol rfi
gr.:tui{?imd~
mente nel piu intimo del cuor
fuo
de
f
bauer perfi di
nuouo
per
lo
peccato
quella
purit4,e:7
innocentia
c'hd.
uea per
lo
battefmo,
o
per
lo
bcneficio
cf
un'altrct peni
tentict
racquiftata prima,
e
di JPerare di
bduere con
que!to
dolore
ariconciliarfl
di
nuouo con Iddio
•
E
poi
deue
con
la propria hocca humile,
e
puramente,
e
fenz.a
cittncie,o
frode,confo(fare
ad
un prudente facerdote, in
luogo
d'Iddio tutti quelli errori,
e
peccati, pliquali
co
nofcea
b4Uer
per
fa
/a innocentia,et effer
incorfo
ne
J'
ir4
d1uinct: