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ST '.U D L
t
C NTI
m
nco una
L'anno,1z
a
Pa{cd,
O'
in
ogni pericolo
dellii
utt
;
er
(efto
fu
hiamato anco viatico, quafi
tmfoccotfo
,,ront uuo ne
l
b1fogn1,e
11e,pericolt
noftri.Ilqumto
facr11.met
to
e
ii
matrmzomo)
ch)
e
l:t legittinict
ongiontion de
tbuomo,
e
dell
d01md,
e:f
e
quefto
fa:::
cramcto indotto d.tll leg en:tturd/e, dalla
d1uin~)
dct
quella
de
glt
buomini,
c
poi in particolare da quell",
l1'ogni cittd.d.fefteJFtim
one.
IfontiPddri comma
s:
daro,
11e
non
i
potef!e
w
un tempo bauer
piu
cb,un(t
mogli :
e cb 'l matrzmonio
fl.
doue([e
celebr
re
public::
c.4mente e
non
di
11a.(cofto,
enell
C
biefa
,
o
dind.nzi le
porte delld
hi
fa
fol nnemente; econ quefto ordine.
bi mato
ll
fa
rdote,
(i,
dimdnd:t I'huomo,
e
l:t donna,
et
uno
,
el'
altro
fi
no
contenti
dt
tuorfl
per
marito
,
e
per
mogli:
f?S
a(Jentendo amendui' il che
e
necefFtrfyf::o
fimo n
L
matrimonio; il f.tccrdote piglid le deftre
de'
Jpofi,e le gionge infieme
d
dar(l. l
f<
de, nel nome dell(t
fanttflima Trinitd, Padre, Figliuolo,
e
Spiritofonto;
e
git cshorta,
he ricordattdofl
di qu 'fio muwo /or con::::
fa
nfo nel m:ttrimonio
,
dur:rnte
l.i loro
uit&e,
non hba
1
z
...
doni l'un l'altro; ma s'amino,
s)hono~ino,l'
uno
no
man–
e
hid
l'altro; e
ft
giong no inficme, non
per
lzhidine,
ma per
far figli;
i
u.cl1 poi
alleuino dilige
t
,
e
fa
nta=
mente,
e
poi in
fl
gno
di arra
gli fa
ponere l'
Anelo;
er
djpergendoli con acqua
fa
nta
,
porgendoli
la
S
tol", gli
introduce in cbiefa: enon
elJendo
fl
ti
prima
benedet":l
ti,
gli benedice
inanzi,
la donnci tiene
m
tefta un cufo
fioto roffo, edi
f
opra rm uelo bianco,
fenzct
tlquale non
gli
e
poi lecito ufcire fuora ublicamente.
ne
federfi
~
lato d
gli huomini;
b
nche,
fecondf)
la
diuerftt4
de•
p
tefi,