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,

DE COSTVMI DELLE CENTI

tantano,e

che

fi

leggono nell'officio> cbe

fi

fa,

e

la

not:::

te)

er

il

di,

in honoree lode d'Iddio ,furono in diuerfi

tempi

fatte da Gregorio, da Gelaflo,

da

Ambrogio

>

e

da altri [anti Padri

La meffe

(

cbe cofi. chiamiamo

noi Cbriftiani il focrificio)

fi

celebraua anticamente,

cominciando dalla lettione, econ femplice ctpparato,

come

fi

coftuma infino ad boggi nel Sabbato fonto di

Pafca.

Ma

Celeftino Papau'aggiunfe l'introito

·Te::

lepboro, il Gloria in

excel/ls

Deo,(7

Hilario compcfe

il refto,e Simaco ordino,che

fi

cantaffe

.

Le

fette

uoltc)

che

fl

dice

nella

mefFt

il

Dominus uobifcum

al

popolo

,

fon tolte dal

Libra

di Rut;

e

Clemente,(7 Anacleto

ue

le

interpofe. Gelaflo ordino inftn'a

f

offertorio

co

quel

f

ordine, cbe

fl

ferua boggi;

eccetto lefequentie cbe

ui

trapofe Nicolao,e

t ii Credo,cbe ui tr

apofo Damafo nel

C

oncilio,cbe

fe

in

Coftatinopoli.La

predica,che

fl

fuol

fare il di delle fefte al popolo,dal Sacerdote,o dal

Did~

cono,e

uenuta piu tofto,cotinuando[i

f

cffempio di

Nee

mia,

o

di Efdra, cbe

fe

l'bahbia

alcuno

ordinata. Nellct

primitiua chiefa, di precetto

fl

communicauano

tutti

nelld meffe;

e

pero

nclla predica

,

cbe

ft

fo.ceua primct

dell

a

comunione,

s,

efortaua il

popolo

al uiuere quieto,

e

pacifico,maflime

effendoci al

cu

no,

cbe

baueffe

odio;

e

quefto,accioche uenifTero a

pigliare

il

fanto facramen::.

to

netti,e

puri,non

puzzoletz~

e

colmi

d'iniquitd.:e per

quefta caufa

(

ilcbe dura anco inflno ad

boggi)

fi

face::.

ua

dal Sacerdote,e dal popolo

la

publica confoflzone

di

eccati,e s'infe naua anco al

popolo

neila predica

il

te

fhunento uecc

,io,

e

nouo;

i

dieci precetti

della legge;i

dodi

ci

articoli

dell

a

fede,i

fettc facramellti

della

cbiefa;

le uite,