DE' COSTVMI
Db~L~
GENTI
ttlcumt foceuano
communicare
ogn'
uno inftno
4
puttini
di
duo mefi.
Al
{acrificio del calice non ui poneuano
acqua,giudaizzctndo,come
i
Gr
ci,col
lepore,con
l'or~
fo, con le
cornaccbie,e con
altri fimili: celebrauano
iii
calici di uetro,
e
di legno,(1'
alcuni
fenza
pardmenti,·e
ueftifacerdotali;
alcuni couerti folamente
con
la tom·-::
cella del
Diacono,
o
del
Suddiacono
.
Tutti tanto
laicr',
come
cf,ierici, erano d
ti
alle
ufur
,
e:1"
alla flmonia,
come
i
Giorgiani,
a-
i
facerdoti attend u
..mo ancfJo
a
gli
incanti,
C7'
alla
negromantia; e
molto piu
ch
i
ld.i==
ci
4
darfl buori
tempo
,
epiacere
.
I
facerdoti menaua:r.
no
moglie:
ma
o
l'uno,
of
altro che
fuf[e
morto, noti
era
lecito
4
chi r ftaua, rimaritarfl
•
I
Vefcoui dauano
licentia,ch'tm mar 'to pote{fe
repudidre
/4 moglie adu/:r.
terct,
e
tuorfi ne un'altra
•
egauano
il purgatorio, ne
g4uano
ancho
oftinatan(te, che in chrifto fuf[ero SC""'
te
due natur
•
Differo
i
Giorgi ni,
che
cofioro erras
uano in tr nta articoli
d
Ila
uera fede
•
Della Turchia ede'
cofl:umi,
1
gi,
&
ordini
di Turchi.
Cap.
x r.
L
Paefe, c'bora
c
cbiamato
Tu,.chid,
e
fu
gilt
I'
A-::.
I
fla
minore; ha d:t Oriente
f
Arm
ni m..tggiore,
ne
ua
inflno
al
m.tre
di
Czlicza :e
d.:t
Tr
montan.t
finiffe col mare maggiore; da Aitono
e
dett
Tur::r.
·
quia.
Vi
fono molte
pr-01-&zncze,
com
'l:t
Lic~onia,
ne
laquale
e
Iconio,
cl/
e
capo
del
paefe;
let
Capp"docitt,
doue
e
Cefar a; tI{auria, dou
e
Seleucia, la
Licl
,
e
l Ioni
,
dou
'Ephefo;
la
Paph/agonia,
doue
e
G
r–
m.tnopoli:
c
Lt
Trzbifimda.
Hor
tutta
quefta
t
rra
~
ch e