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Vivono in colonie sugli isolotti, dove fanno-

il

nido due volte

l'anno. Al mattino in densi branchi abbandonano le loro dimore

sulle isole volando a :fior d'acqua. Di continuo dalle estremita del

branca si alzano delle squadre che, descrivendo delle volute,

passano all'avanguardia. Il volo prosegue sino al punto dove le

sardine si trovano in abbondanza.

Nei

Comentarios rea.les de los Incas,

Garcilaso de la Vega,

nel 1604, scriveva:

«

Navigando per

il

mare del Sud, mirai con

:Fio.

34 - Inizio del volo mattutino dei guanay.

attenzione molte volte masse tanto grandi di uccelli che dai primi

agli ultimi

mi

pare vi fossero piu di due leghe (km. 10), e anda–

vano volando tanto uniti che non lasciavano penetrare la vista

da parte a parte

i> .

Le vedette partite per prime, coi loro continui tuffi nel mare,

danno

il

segnale della caccia, ed allora tu tta la coarte si alza come

un grande ventaglio e, raggiunto il luogo segnalato, una pioggia

non interrotta di guanay si getta sulle sardine e rallenta solo

quando l'enorme bottino puó rendere dimcile

il

volo di ritorno.

I guanay pescano dall'alto gettandosi in mare a capo:fitto.

Si vedono talara estesi banchi di sardine quasi a fiar d'acqua, una

vera via lattea, di notevole spessore, ed in continua ebollizione

per

il

saltellare ininterrotto dei pesci. Dall'alto continua

il

saet-

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