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In grande dispregio erano tenute le prostitute, allontanate dai

luoghi popolati e chiamate

parnpayri111a

(abitatrici della pampa),

il

che stabiliYa un castigo morale.

Co.

i

tutta la vita del popolo incaico era in modo rigido rego–

lata nei minimi dettagli; ogni individuo era l'anonimo abulico

che automaticamente compiYa il uo lavoro e, causa le severe leggi,

era disposto all'obbedienza incondizionata.

Un'altra cla se era quella dei dotti

(arna1ltas),

dei poeti

(ha–

raves),

dei

ca.pi

dell'esercito, dei sacerdoti, degli a,mministratori

con un determinato grado di nobilta ; e primi fra questi erano i

curaca .

Questi

funziona.ri

erano esenti da tributi ed aveYano

il

pri–

vilegio di portare gioielli, di vestiTe con tes uti di lana fine, ecl

il

loro tenore di vita era in relazione col grado ; i figli clei Curacas

YeniYano educati nel yacha huasi (collegio di nobili) .

*

* *

JJa famiglin degli Inca:-;

(Hc>mpre

numero. a perche ai membri

era concessa la po igamia) coHtituiva una casta a s' . P r la stretta

parentela col figlio del

ole

rano gli Incas dal popolo ritenuti

immuni dall'errore. God yano di tutti i pTivilegi, avevano pe–

ciali distinzioni ; a loro erano riserbate le piú alte cari he e nei

loro sontuosi palazzi e in quelli imperiaü vivevano col maggiore

sfarzo.

Coya

era la

oglie le ittima dell'Inca ;

augui

era il nome

dei principi ;

n usta

era

il

nome della principes a ;

atauchi

era

il

nome

dei principi sposati ;

palla

era

il

nome della principessa sposata.

Sopra tutti i sudditi e i membri della, famiglia e sopra tutti i

poteri dello Stato era la persona sacra dell'Inca:

il

Sapa inca, il

signore unico ; l'Intip churi,

il

figlio del Sole .

L'Inca come insegna reale cingeva lo llanto, stretta fascia

rossa che, in quattro o cinque giri, circondava la testa. Il masca

paicu era un diadema, nel mezzo del quale erano fissate le due penne

di coraquenque, uccello sacro della Sierra Nevada, le cui piume

lunghe erano riserbate unicamente all'Inca. Questi indossava una

tunica a vari colori di fine vicuña e sopra la yacolla (manto che

scendeva sino alle ginocchia), egli portava anclali

(usutas)

adorni

di smeraldi. Il lobulo dell'orecchio era perforato da un grosso

cilindro d'oro finemente lavorato

(charnpi) .

Alle bracria portava

il

chipan (braccialetto ). In tempo di pace portava lo scettro

(yati),

ed in guerra lo seudo

(hualcanco)

e la lancia

(clmqiti) .

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6 -

Veccl1io Peril.