delle sue funzioni, gli Indi non potevano ne precisare ne diagno–
sticare le malattie interne e solo riuscivano a rilevare i sintomi pi
u
salienti, spesso comuni a varie entita morbose.
Poche sono le malattie con nomi speciali Keshwa indicanti
un distinto quadro morboso :
Ghaqili oncoy
-
malattia che consuma, potrebbe essere
la tubercolosi ;
Zamai piti
-
re pirazione rotta, la polmonite ;
Rupa chucco
-
calore e
tremito,
la febbre paludica;
Uma nanai
-
cefalalgia, la congestione cerebrale;
Sonco nanai
-
indicava i dolori e i disturbi dell'intestino
e di altre viscere, per quanto il vocabolo «sonco
»
significasse cuore.
Come sovente attribuivano alla testa ed al cuore molte fun–
zioni psichiche, identica confusione facevano per i disturbi del
sistema nervoso e del cuore.
Meglio indicate vennero le malattie aYenti una manife ta–
zione esterna caratteristica, per esempio : la Verruga o Kcepo,
la Uta ed Espundia, o Leishmaniosi.
Per tali ragioni non
e
facile, nonostante le molte relazioni dei
primi storiografi, formarsi un concetto delle nozioni mediche de–
gli Incaici e des rhrerne
i
quadri morbosi. Cominceremo col rac–
cogliere alcuni d
ti
imll'a oo ·smo e col dilungarci alcun poco sul–
l'argomento della coca e del cocainismo ; della uta e della verruga,
della sifilide : ar omenti
e ti, come quello della trapanazione,
collegati colla
toria
'l
lla meµicina del
Peru,
limita.ndoci ad una
sommaria descrizione di altre malatiie.
* * *
Non esiste cronista del principio delle conquiste che non con–
fermi la tendenza che i peruviani avevano ad ubbriacar i per l'uso
smodato della chicha
(akia
in Ke hwa) . Que ta bevanda era ri–
cavata dalla fermentazione del mais in germoglio; ed era di varie
qualita, come lo e ora, a seconda del procedimento e della qualita
del mai.
Chicha
e
da
chi,
con, e da
chal,
puto. In origine infatti,
il
fermento era causato dalla masticazione dei grani di mai , ed il
boccone ma ticato veniva putato nel recipiente. Il che e f.ra i el–
Yaggi ancora in u o.
l T
avano dove non
i coltivava
il
mais, una
hevanda ricav<Lta dalla yuca fermentata, detta masato.
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