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plesso di azioni mistiche e magiche tuttora in attivita presso gli

abitatori delle selve.

Il padre Coba, uno dei primi storiografi della conquista, affer–

ma che i medici incaici, a mezzo di incante imi, curavano varie

malattie

sobando

y

chubando

(

fregando e ucchiando) la parte ma–

lata, facendo credere che toglievano l'aria,

il

sangue, i vermi e le

pietruzze per , congiurare

il

male ; e che al momento di succhiare

abilmente nascondevano nella bocea que ti oggetti che poi mostra–

-vano all'infermo e ai parenti creduli. Con revulsivi vegetali, con le

-viscere calde di animali, con polveri

minera.ti

, erbe, ecc. completa-

vano il trattamento . L'esito buono della cura era unicamente at–

tribuito al ortilegio. J_,'esploratore Alberto de Agostini narra, che

ogni tribu degli Indi Ona della Terra del Fuoco ha

il

suo dot–

tore stregone cletto Kon ; il quale fa credere che la malattia e

cleterminata da un quid estraneo entrato nel carpo . Questo oggetto

il

Kon cela abilmente nella sua bocea per poi :fingere, dopo l'e–

secuzione di esorcismi attorno a l paziente con forti massaggi e

surchiamenti della parte malata, di estrarlo da.l carpo .

LéYy Bruhl notando la frequenza dell'u o a.ccennato .presso

i selvaggi di oggi

di~

:

1

Clo tare allorche ha tenninato i uoi in–

cantesimi e le sue

01

eraz· oni h1agiche, mentre e in comunicazione

con gli piriti, applica la bocea sulla parte malata e dopo uno sforzo

di succhiamento

piú

o m :no prolungato, mostra con aria di trion–

fo al paziente ed agli a i tenti n piccolo pezzo

di

o so o ;pietra o

carbone od altrc sostanza. Tutti credono che l'abbia estratto dal

carpo malato. Il carpo estraneo non sarebbe la causa, ma la forma

ma.terializzata di uno pirito maligno

».

Il dr. Haney Cushing,

dopo avere presenziato ad una operazione eseguita da un medico

di

una tribu

di

Pelliro e, narra, in

e<

A case of primitive surgery

>> :

«La malattia era un turnare cau ato da una contu ione, come di–

mostrava la di truzione del te uto e la setticemia generalizzata.

J_,a teoria fu che un mi terio o verme i era nascosto nella carne

e nell'os o determinando il male. Il tra.ttamento

fu

totalmente tau–

maturgico e terapeutico nella ua esecuzione. Con uno calpello

o la.ncetta di vetro od o idania e molti incante imi,

fu

aperto il

turnare dato e ito a.l pu , tagliato vía il tessuto gangrenato, co–

perto

1

os o con lo colorito perio tio raschiando diligentemente.

In tale momento, un feticcio, imbolizzante

il

mi

terio o verme,

fo

me

' O

nella ferita e ubito

fu

tolto con cerimonie. Dopo, la ferita

fu

piú Yolte pulita

bagnata con una ro a infu ione

di

corza

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