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CATALOGO DELLE L TNGUE.
volta edificata perl in un t1·emuoto nell' anno
169~.
inghiottita ...
dalla terra • La citta
Conce~ione
e perita ancora.
111. I
Gesuiti Alonso Barcena, Hernando, o Ferdinando Mon•
roi , e Giovanni Viana nel
1
589. annunzíarouo il santo Vange!o
a'
Luli,
a,sl'
lsisteni
0
a'
Tokistini,
ed agli
Oristini,
í
quali ridotti
gi~
in popola7otone sentirono pareccbie vol te
S.
Francesco Solano •
IV.
1
venerabili Missionarj
P.
Pietro Añasro, ed
il
men tova•
to P. Bo1rcena predicarono il Vangc:lo
a'
TonoCDIÍ,
e c¡uesto ulti•
m
o
in eta di
65.
anni composc: una gramati ca, e dizsonarj della
lingua
T
onocote •
V.
Le q_uattro nazioni
(
II.,
e
ftJ. ) ,
che erano presso
1'
in·
felice
Esteco,
fuggirono nelle sdve della ba11da oppos-ta del
Salado,
e vi dimorarono,
senzach~niente
di
loro sisapesse sino al
1710.,
in cui ne uscirono spontaneamente, e furono consegnate a' Gesui·
ti
dal Sig.
O.
Stefano
U
rizar Governatore del Tucuman.
VI.
La nazione
MatarJ,
ed altre
del
Chaco intendono
il
Lu•
le
a cagione del commercio •
Scuopronsi
Ecco
.d~,;nque
sopra
1'
esposto ragguaglio le seguenti osservazio-:
alcuni sbaglj 11Í
approv;lte dal Sig.
A
b. Camafio.
sell~
detta
V11. C'
era una .antica, ma poco fondata tradizione, che nell'
tona'
interiore
del
Chaco sulle
sp~mde
del Pilcomayo ( pac:se
fin~ra
non
conosciuto
)
dimoravano numerase Tribu della nazione
Ton11cotl
(1.)
1
della 'iuale
il
P.
Lo~ano
fa menzione nella descrizione del
Chaco rapporrando le lc:ttcre del
V. P.
Gaspare Osorio celebre
Missionario del Chaco scritte 11el
1630.
incirca. In queste lette•
re si descrive
il
Lhaco, e dassi distinta
notiz.iadelle sue
naz.io·ni , e vi si fa rnenzionc
p~
Tonocoti
del
Pi
!comayo, che fuggi•
Ton
~o!lrono dal Tucuman
1
c¡uarido
vi
entrarono
i
Conquístatori ( nel
!cr::¡
•u.tJ•
1
'>49·
incirca
)
; e si aggiunge
1
che secondo la rel;lzione degli
"
051'
abitatori di
Guadalca'{_ar
citt~
del Chaco si avea notizia certissi·
ma de'
Tonoco~i,
in traccia de' 41uali disponcasi ad andare
iJ
sud ..
detto
P.
Osorio.
VIII.
tl
P.
Machoni dunc¡ue credette, che
i
Luli
et·ano
Tono•
~oti,
e che c¡uesta nazione era quella stessa
1
che si era
rif~ggi•
ta ·nelle Jelve, e sapen"doEgli dalle storie dei Gesuíti
1
che
i
PP.
Monroi, e Viana avevano convertiri
i
Luli
,
e che Barcena,
ed Añasco
::~vevano
convertí
ti
i
Tonqcoti,
unendo queste noti¡,jc
alla rradizione dell
1
antica
fuga
de'
Tonocoti
s' immigiob, che
i
Tonocoti
del
Pilcomayo
(
di
c~i
fin ora niente si sa ) fossero
quelli convcrtiti da' Gesuiti, e
da S.
Francesco Solano, che ancora
fU
Apostolo de
Tono,oti.
lX.