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CAP I TOLO

IV.

A R T.

V.

zgj

~arlava

aw'

pdmi sec:oli dalla sua fondazione

:

la quale appena

s' intende , come il fanno \'edere i frammenti delle leggi de' pri·

mi

suoi ' Re, e

1'

iscrizioni antichissime, che in parecchj tempi si

sono ritrovate. Scuopronsi nella lingua Latina tante parole Gre•

che, Celtiche,

e

di altri idiomi, principalmente del Cantabro,

che se tutte queste da! Latino si levassero, sparireboe quasi tutta

la lingua Latir.a. La moltitudine di parole Greche nel Latino

~

.

. 1

h d'

. d 'd' . h

1h

La ltngua

nota a tutti co oro,

e

e 1 questl ue 1 10m1 anno qua

e

e no·

Latina ab-

tizia , onde a ragione Gregario Cnapio nel proemi() del suo te-

bonda di

~a·

sauro

Polono-Latino-Greco

disse, che gran parte delle voci Latine

role foresne.

d • • d

11

· G h '

re •

er1vas1 a e vqc1. rec e.

308.

Trovansi ancora nel Latino voci Etrusche, Volsche, Sa–

bine, Puniche, Ebraiche, e Persiaoe, come notano il Sig. Don

Matteo Aimerich,

ed

ii

Sig. Gioseffo Aldini degnissimo Lettore

di Rettorica, e di Lingua Greca di questa Universita di Cesena

Del suo trattato sulla varia fortuna della Lingua Latina •

·

309.

11 Sig. Giacomo Macferson nell' introduzione alla storia della

Gran-Bretagna, e dell' Irlanda

(1.5))

con un copioso catalogo di parole

Latine affini alle Geltiche pretende provare,

c.

he dalla Iingua Ce! tica

Parole Cel–

siasi derivata la Latina. Forse molte parole comu·ni a' Celti, ed

t!che nella

a'

Latini sono di origine Ccltica; ma non pero debbonsi dirsi

hngua Latí·

indubitatamente Celtiche , quando nella 1ingua Celtica non se ne

na·

assegni chiara 1' etimología. Sappiamo, che i Celti sono stati dominati

d-l

Romani ; e

perch~

la dominazione di una nazione porta seco 1' in•

troduzione della sua lingua , dal trovarsi molte voci comuni

a•

Celti, ed a' Latini non sr puo rilevare assolutamente, the tali

voci sieno puramente Celtiche. Bisogna dunque in qÜesto cas()

rkorrere all' etimologia, siccome ad essa ricorriamo pér trovare

nel Latino le parole Greche; e di questl) mezzo io mi prevalgo

pe1· .deter·minare 1' origine Cantabra in parecchie voci Latine. Si ·

aggiunge

dippi~

, che ne' paesi Cantabri non si sono mai stabiliti

i

Romani, e pero non

e

da temere, che nella

lin~ua

Cantabra siensi

intiodotte tante voci Latipe, quante nella Celtica.

310.

Quindi io soltanto

~iconosco

di origineCeltica quelle pa·

P

.

1 L .

h

1

r

¡ ·

·

¡

h d'

¡

C

¡ ·

h

arole Latt·

r,p e atme, e e ne ••

e

t1co, o

1n

qua e e 1a etto .e t1co an·

ne e Gre-

no rhiara etimologia

(339).

Per esempio: in Bretone

(1.90) gior·

e~;

di

~ri­

no

dicesi

deis,

e

di

in Celtico significa

luminoso:

sembra dunque

glneCeluca.

che

il

nome Latino

díts (

giorno

)

provenga dal Celtíco

di,

Ca·

rain Wallese

(1.91. )

significa

io amo:

ondee credibile, che ilno·

me Latino

car.us

( caro, amato, grato} pl'Oveng:a dal verbo Wal·

lese

cara,

quando non si dica , che proviene dalla vóce Ebrea

eha·

bib