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C A P

J

T O L O JJI. A R T.

liT.

127

versissime, come poi si

dir~

(,;os),

e si fa palese dal confronto

de,l

·seg~ente

versicolo •

Lm~ue.

T

'

P '

&

F'l"

&

S ' '

S

atma.

n nomine atris,

1

11,

p1ntus an 1.

Ebrea.

Beschem haab , uben , veruahh hakodesch •

..Araba .

Besmil-lab, val•lebn ' vat·uhhel-kods.

Ca/Jea.

Biscma aba, ubra, varuhha kdischa.

S Maca.

Beschem abo, vabro, varuhho kudsco.

S

amarhana

• Beschem ab , uben , veruahh hakodesch •

Etiopica.

Basma ab, vvalv,valda, vva manphas kedl!s.

Coptica

• Chenphram phiot, nem psiri , nem pi pna ethuab •

.A'rmena-letter.

Anun hor, eui hordu, eq! hocun servu •

'

.A'rmena.volgare.

Anum hor, jev vortuo, jev

hok~'in

surpo.

N

el

numero

481.

si fa confronto del

Fe~icio,

o Cananeo

éoll' Ebreo •

19)·

Venghiamo ora a difcorrere in particolare delle mentova-

Lingua

E–

te lingue Asiatiche, e de' paesi , ove si

parl.mo

. La

Iing~Ja

Ebrea ,

~:~ ~:~erat;

del cui primato, antichita, ed eccellenza si ti'Ovano curiese qui-

Babñ~Ja'.

stioni in· parecchie Opere,

e

principalmente in

q

uella, che

1'

Ex·

gesuita Sig. Ab.

D.

Andrea Spagni ha¡mbblicata nel

178

I.

de

ideis,

&

de signis Idearum,

sembra essersi conservara nella fa-

miglia di Eber primogenito diSem, e Padt·e del popolo Ebt·eo,

il

quale

sino a' nostr.i tempi la conserva tenacemente per

intender~

i

libri

della ReJigione. E'

credib~le,

che la lingua Ebrea ai'J.uanto si viziasse

con parole Egizie durante la dimora degl' Israelitt per quattro se·

coli nell' Egito. Molto pi

u

dovette viziarsi in Babilonia, mentre

gli Ebrei vi dimorarono fchiavi per settanta anni trattando co'!Cal·

dei, e con nazioni di altri lingllaggj. La corruzione

fU

sl grande se·

condo alcuni AA. che gli Ebrei 'della schiavitu usciti non ioten•

deaoo la lrgge scritta in Ebreo, e pero Esdra, come si legge nel

bLingua

E~

l 'b

. 1 8 •

1

1 1

N

rea non

SI

suo

t

ro

2.

al cap1to o . , Interpretava oro a egge. on ere·

parlo dopo la

do io.,· che gli Ebrei allora non intendessero assai bene la loro

schi_avir:Y

di

lingua naturale,

pnirh~

distin'tarrtente si legge nel citato capito•

Bab¡JonJa •

Jo : ,

legerunt in L1b,·o leg;s Dei áistinéle,

&

aperte ad lmelli·

gendum

,

&

mte/Jexerunt, CUm JegHetur.

n,

Quindi

J'

interpreta•

z.ione

f:atta da Esdra esser dovette spiegazione della legge nel Iin•

guaggio popolare , ácciocche da tutti fosse ben

intes~.

Questo

li.nguaggio popolare, che sara stato

un_

miscuglio di Caldeo , •

e

dt Ebreo,

do

vea naturalmente restare r-adicato rfel popolo , ed tn•

di forse narque la lingua detta

Siriaca

usata secando mnlti AA.

dalla nazione Ebrea dopo

1'

uscita da Babilonia sino

all'

tccidio

di