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flro buon Padrone, il Padre di tutt i . ••

Ed

i

Capirali di quena Spefa chi gli roerte in–

fierne

?

La Communita ; ed .aggravandofi

elTa da

fe,

non

o'

avvieue quel , che

fi

ve.

de alrrove, che vien liberato il ricco, e ca.

ricaco il povero.

Creblie ad Alcefie in doppio la !lima ver.

fo

quell' uomo faggio, e beoelico , che go–

veruava quel picciolo Popolo . Quanto

fa.

rebbe potente un Re , dilfe , quanto felice

uno Stato,

fe

rutti i Proprietarii g randi le–

g uiífero

I'

efempio di que!\o

!

Ma Parigi

afforbe beoi, e uomini· , lpcglia , e invade

tuno.

La prima occhiata da lui data al Villa.

gio, gli prefeoro

1'

immagine di comodi , e

dtlla falute. Enrra in

U!J

edifi zio femplice ,

e capaciffirno, la cui flr urru ra

ha I'

appa·

reoza d' un edifizio pubblico ; e vi ritrova

una calca di fanciu!Ji, di don ne , di Vec·

chi , oc pati in utili lavori . N on

fi

con.

cede ozio

~ ltro

, che alla decrepitezza. La

fanciulkzza , quali in ful

I'

ufcire della cui–

la , prendeva abirudioe, e gufio al lavoro,

e la vecchi zza vicioa alla tornba , •' efer.

citava ancora le

fue

tremole mani . La

Ha•

.,inoe, in

e

u

i

íla la cerra

in

ripolo , rau.

nava

ali'

of!i

i ,

a gli uomini vigoroli ,

e al–

lora le

lpuole,

la fega,

1'

allia , dHano al-

le