Coraly fo/Te
fpofa del Blanford. Imanto íla.
va fi ella ancora in cafa di Giulima
ed il
Nelfon non le
fi
fpiccava mai da' fi;nchi ,
Ma veniva meno
il
coraggio a lui , mentre
che facea ogni opera per foílenerlo nell' ln·
diana. L' avere continuamente a ritenere le
lagrime, rafciugando quelle dell'amata gio.
vane ,
la quale ora defolata a' piedi faoi
1
ora fvenuta, e cadente a luí nelle braccia,
lo
fcongiura va, che ave/Te pitia di lei
i
il
:oon concedere mai a fe un
rnomeoto di
debolezza, e richiamaodolt fempre alla me.
moría la fua cruda
ri folu zione ; pare cho
tormento
tale olcrepaffi
cuete Je
furie di
natura: percio appunto la vinu del N<lfoa
ad ogui momento gli aada va mancando ,
Lafciatdrni,
le ,dice~,
avvenrurata
GH
va ne!
io non fono una Tigre: ho un fen!ibile a.
nimo, e
voi
lo Jquarciate. Difponere di v"i,
difpone!e <lime, roa lafciaremi m1>rir frde.
le ali' amico •••• E pofs' io quaoao ne va
il
pericolo delfa víca voílra ,
fa
re u
fo
della
mía volanta? Ab
!
' elfon , datrmi a meno
parola di vivere
¡
non per me piti ; ma per
una Sorella, che v' ador:i .•• Coraly , v'
ingannerei • Non
e
ch' io vc glia privarmi
aell.t
vira da me; ma vedere a quale flato
m' ha condorco il mio dolore : vedere 1' ef.
fe rco de' miei rimorfi, e di qutlla vcrgogoa ,
che mi preoccupa il cuore; farei io men
odio.