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fono la rovina yoítra ... ¡\h

!

S1gnd;a , qua!

piigliore ufo po/S' io fare del ¡nio ,

ci'¡e

jm.

piegandclo in quello. , che

puo

piacere

¡i

voi?

Defiderar~ pur~

fenza rilpetti , e gq,

deteoe fenza darv¡ penfiero: ron v'ha ¡;ofa,

¡;he non fia voftra

1

e mi perfuado che voj

ancora, penferete ¡:os\. A propofico, ripigliO, .

~gli,

cosi tralcu rncamente, ho

a,

mmer or.

pine a qua! cofa , nell• quale

p~r

compi–

menco del!e formal ita , bo bi h gno della

vo,

flra fotcofcrizione . Ma di

cio

parlere~o

fiafera. A

1

prefence non ho alero in menre,

che il colorico del coccaio vo!lro. 11

Ver~

niciajo arrende iolamence . il gufio yo!lro •

Ne

prendero configlio, difa'ella, e fubico ,

fhe uícl

q

marito,

~omiocio

a riflercere

·:

Acelia era un' rrede ricca , e

la

legge

¡ifficurava la' fua facolta

l~ i.

Le parve di

comprendere quali doveflúo effer le coofe.

gueoze dell' obbligazione a, lei propo!la ; ·e

l·a fera in cambio d' andare al Teatro, an.

do alta caía del fuo Nocajo

1

Q_ual

fil

Ja

fua maraviglia, udeado , che Melidoro era

ridotco a' piú rovinofi efpedie nti

!

Confumo

il tem po dello fpetcacolo nerr informarfr '

~

cnnfigliaríi.

Ricornara a cala tenne occulco

il

fuo

cravaglio alle perfone , che aveano a cenar

feco , ma quancl\> il marito da falo a fola

te

propofe , che s' obbligaffe per lui. ..

lo ,

'

gih'