Table of Contents Table of Contents
Previous Page  136 / 374 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 136 / 374 Next Page
Page Background

fjm;

il

debicore ,

s'

ha. pagare ;

fe

nol

~a

ce'·

vi fara litiga to sont,ra :.

.

f

Melidoro fece chiamare a

se

il Fedele

Duranzone, e gli domando, ·

fe

gli.

rimane~

va phi fperaoza veruna di. riíforgere,... 'Qaa

ne avete licurillirna:

s'

obblighi vofira rno,.

glie .... SI, ma

vi

confeotira

?

Non r.e du.

bitate. Oh! potra ella íl:arli irrefolura. quan.

J o li tratra dtl vofiro onore

?

Cl u.ardacevi

tuttavia da! farla a<fombrare; ne

I~

lafcia.

te conofcere nell"obbligazione, cae dee pren.

dere , altro che una· forrnalita che íuol

farli per u

fa

oza , e ch' ella non pub far a

meno di compiere • Melidsro abbraccio l'·

amico, e ando ;ille fiaoze della_ moglie .

Acelia occupata interamenre ne'fuoi paf.

fatempi, nulla

fa

pea di quello ch: era acca.

duco . Ma per foa buona ventura l' avea

guernita

il

cielo d' un diriuo gfodizio , e

d' un' animo fumo. Sigo.ora mia , le diífe

il marico , ho vedut' ora il voílro cocchio.

nuovo; fara una delizia. Son giunti i

vo,

firi

nuovi cavalli: oh! Signora mia, che

garbaca, e graziofa muta • ll Conte di

pjf4

gli av vezzera. So110 focoli, rna gli domera.

E' il rniglior Cocchiere di Parigi.

Quaornoque Acelia fo(fe accofiumata al–

le geoiilezie del marico, pure di quelh

ri.

wafe forp re(a, e l' ebbe cara. lo , gli diffe,

fo

oo