I B R 0
II.
$~
l'<tcqua fopra,
e
fl
frecano'l corpo
a
qualcbe
pietrd
fca2
bra, la donde
ne
diuengono
le
membra gonfiate,
e
liui..::
de, ma untefi tutte inf/no al uifocon alcune loro medi.a
cme,non
fol~mente
reftano nel di feguente nette,
e
pu.:
re; mane diu ntano odorofe mirabilmente
•
vfauan()
di
giurare
per la fedia
regale,
e
chi
fuf[e
ftato trouato
IJ:tuer
giurato
falfatmente
,
era
fi
tto tofto
morire,
e
lo
IMuer
fieo
era
tutto
de gli
i11do,1fini,
cbe
prouauano
con
certz
bltjtoceUi
difalice
ii
pergiuro.
I
MA
ACE
TI> .
cbe fono
popoli
della Scitbia, fono nelt.Afta
de 14
dal
m
re
Ca/Pio;
e
[on cofl fimili
4
gli citbi,e nel ueftire,c
nel
uiue-re,
cqe
dct
molti [on
tenuti per
Scitbi:
combats
teno
a
cduallo,e-
apiedi,
er
.t
fun
modo
,
t7
all'
altro~
none
qu&t/l
cbi
gli
poffa
uincere:
ufano faette,Jancie,
e
certe fPade all'ufanza loro cb'efii chiamano fangari:
le
correggie loro difPade fono
indorate,
eportano in
te:
fta,
enelle
braccia
mo/to oro per ornamento; pongonQ
a
petto
a
i
caualli corazze d·oro ,fanno
gli
abbriglia.~
meti,
e
tutto
il
fornimento de>cauctlli d'
oro;
le loro
la11::.
1c
bino
forri
di
,~ame,
ecol
rame fortifican
i
carclifii.
on operano in
Niuno
ufo ne
f
argento
)
ne
ii
rro:
<>gn'uno
fl
mena
L1
fu4 moglie,
nM
fe
ne
fi
rueno poi in
ommune;
t
q«efto
ii
fanno di tutti gli
Scitbi;
quefti
Joli
(fe
fi
deuen chiamare
Scithi)
ngni
uolta,ch
alcu110
t
tocco di appetito uenereo fopra al unct
donnd
,attacc:
ca
il
carcaffe
al
c~rro,
e
fo
ne
ua
fenza ue.rgogna a
gia~
cerfi con lei.
Non
e
termine
alcuno
p,·
flfl'o
a
li
anui
<Lella uita di coftoro: ma e/Jendo alcuno ben ueccbio,
i
parenti,
e
gli amicifuoi conuengono infi me,
f:7
il
f4~
crificano
con
alqua1,te
pc.,ore~
ottc tutte quefle
car~
3
ni