muy aguijereada (molto crinata, rugosa), rüerendosi alla cortcc–
cia che e profondamente solcata.
In principio le vfrtu della china furono tenute in grande con–
to . Gia nel 1642 il genovese Barbe scris e sull'efficacia della chin–
-china ; ma non tardarono le opinioni contrarie, e l'introduzione
della china fu per
lungo
tempo ed assai duramente o tacolata
-sino ad es erne condannato l'uso perche, essendo
il
rimedio dato
in ogni proces o febbrile, di frequente si poterono constatar'
Tisultati negativi.
Pero il fatto di avere la china debellato la febbre malarica
che nel sec. XVII infieriva in Francia, specie nell'esercito, cd
anche nella corte del Re Sole, con acro il favore e la rapida
di:ffusione del nuovo farmaco . Il Torti a Roma nel 1717 e La
CoHdamine in Francia nel 1738 ne precisarono le qualita tera–
peutiche e nel 1762 Linneo
introdusse il nome di Chinchona .
el 1820, Pelletier e Caventon scoprirono la quinina e chincho–
nina. Royle e
:N
ewdal ne con igliarono la coltivazione, e gli in–
glesi e gli olandesi, verso il 1851, in terreni convenienti (Indie
britannic
ed Isole
~
eerlandesi : a Ceylon e Giava) iniziarono
le estese )Íantagio · clell'albero della china. Tuttora le due na–
zioni con
~rvaino
i primato della produzione.
Contro la fehlu:e erauo u ati altri medicamenti dagli antichi
peruviani:
la chilca
(Bccccharis lanceolata) .
Oltre le sue virtu antireu–
matiche, dice Cobo che
«
bagnando con decotto di chilca gli am–
malati di quartana, li guarisce, e fa dormire i malati d'insonnia
».
il paico (
Ohenopodiurn ambrosiodes)
e un energico diaforetico
come la chilca e, secondo Garcilaso, veniva usato contro le febbri
i pucheri
(Nectandra Pichwim
), semi usati contro la malaria.
Di questi
ono stati riscontrati esemplari nelle huacas . Narra
Raimondi di aver trovato, nella provincia di Cajamarca non lungi
da Chota, una grotta chiamata Uscupisco (foro degli uccelli) dove
hanno dimora degli uccelli notturni assai grossi detti guacheri,
(Steatornis caripensis),
gia scoperti in altre localita da Humboldt.
I guacheri sono utilizzati dagli indi non solo per il grasso ma
per i semi che vengono trovati nel loro gozzo ; questi semi, detti
pucheri, venivan usati contro la febbre terzana. Raimondi viene
a stabilire il pregio po itivo di questi semi perche sono di n cc–
tandra e fa ricordare come in Inghilterra contro la febbre delle
paludi si usi prescrivere anche la Bebeerina, che e l'alcaloide <li
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