roa
la mad re gli
fo1111!1.1n1llr..va
cuero .
:.&·
'pea ella beoe ch' appena eneraro ne' diciao–
nove anni egli a
vea
Cafino , e una bella in.
namorata , lecondo
la
btll' nCao21a:
s'
a
vea
pu
re
a comporrargli qualcofa: chiedergli
to.
lamente, cbe
v'
ufaíse qualcbe mi!l:ero per
tema; rhe a Timanre
1
il quale nou a vea
cogoiziooe di mondo, non difpiacefae cbe il
figliuolo
li
divertilse. Se di rempo in cem.
po il Padre era le fue fatiche ,
e
i penlieri,
facea vedere qualche fuo cravaglio
incoroo
alla
vita fconliderata del giovane ,
la ma•
'tire
era pronta a giu!l:ificarlo; ed a
vea
fem.
pre in bocea
al
bifogao le bugie , da pia.
cere al Padre • Timanci:
tuno
fi
racconfo,
lava, udendo cbe al bailo ,
nefsuno avea
danzarn come il fuo figliuolo . Oh
!
gli
e
pure, dicea
il
dabben'uomo, un gr;rn
Jj.
Jecco,
1'
aver fatte cante fa ciche per un fi .
~liuolo,
che danza ben
e!
Non porea ca pire
per qua! cagione
il
Signorino dovefse avere
tlaflieri ve{liti cosl galaaci, e sl fplenclido equi,
paggio: ma la Signora Spofa rapprefeocavagli
che
v'
anda
va
della ri putazione ;
e
che per
[; r
buona riufoica ne! mondo ,
con veniva
farv i una cerca comparfa .
S'
egli doman.
dava
, perche
il
ngliuolo ricornava a caía
cosl. cardi , perche , g!i veoiva rifpofl:o,
le
Donne di qoalica non vanno a letto piu di
buon' ora •
Q.t.1efie
ragioni oon gli pareano
vera.