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70

DeUa guer1'a

di

F

idndra

Ceífano

i

n1ct~

di Febraio, mitigatofi il tempo, e

conuer---·

freddi 'e

·

G ·1

fi

dd

. h

.d

.

1

focced<?nº

tito

1 1

re

q

111

u1n1

o,

e

acque tornarono

:x

;~umidt-

all' eífer loro di prin1a; e co'l carr1bia1nento della

Haaione,

G

venne a ca1nbiare ancora quaG tutto

E

percio

fi

l' "d·

d 11

p ·

·

h.

·

1

mura quafi

or ine

e a guerra.

ntl)a

1

g

iacc1

non

a-

~~~~r¿~~~-

íciauano .dall'acquofo

diíl:inguer

l'afciutro,

e

per–

guerra •

cio

{i

poteua dire , che tutte le fattiorli allora

fi

f1ceífero in terra. Ma dileguatoft

il

gielo,

G

co–

nobbe, che per

l'inanzi

le piu principali

fi

fareb–

bon per acqua ; atrefa la

co1nodita,

ch'a

nemici

farebbe

data

d'introdur 1neglio nella

Citta

i

foc–

corG

per

via del

gran lago accennaro

di

Íopra,

&

alrinc·ontro la neceffita, c'haure bbe hauuta

la_,

gente

Regia

di procurare per l'ifteífa

via

d'iin–

pedirgli.

Ne

{i

tardo

1nolro

a vederfene dal-

Soccorfi

Fvna, e dall'altra parte

i

fucceffi.

Apena

disfat-·

p~r

via......

del

la!!,o

to

il

ghiaccio, cominciarono a co1np·arire

molti

fgh¡accia..

vafcelli,

che

dal

mare

di

Leyden

fcorrendo

a

to •

quel

d'Harle1n ,

e

quindi

entrando

nel

fiu1nu·

S

pare.n, conduífero vn

buo1~

foccorfo nella

Cit–

ta.

N

ello· sboccare,

che

fa

il

fiun1e .i1el

bgo,

fonna

vn'ifol~tta

di picciol'ambiro.

In

eífa ha-·

e~?;~;-;,

ueuaricr

accorramente gli

Harlemeíi

drizzaro

vn

~el

F.co.

forre, che

G

chiamaua del

Fico , preuedendo

quanto ünporterebbe loro il Ggnoreggiar quel–

l'imboccarura .:

~iui

dunque,

come in porto,

íi

raccoglieuan

da loro

i

Íoccoríi,

i<¡uali

parri--

uano