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~ -' ~. ..
euro·
d
ettemo~
··
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fattioni ·. All'incontro
abhonaarft
d~ogni
cofa
nellttJ
Citta:
i
"'Penire
ogni
di
rinuigorita
-di nuoui aiuti,, e
moftrarft
oflinata
[empre
piu
'ttlla difefa.
Ond~ha
uerfi a co:ncludere,
oche
raJfedio non.
Ji
potrebbe
.m.ai·
terminar.e
5
o
che
terminando.Ji/ojfe
per
lafliar
piuabbattuti
al
fi:rJe
i
'Vincitori, che
i
tJinti.
Dunque
ef
fer meglio di
riúrar
quanto
prima
l'efircitoJe
dipre–
uenir la
maggiore
nece
J!ita
con
prudenza,
per·
non
eíf'erne preuenieto
piu
in/elicemente
poi con iJergogna.
. .
~
Ma in contrario fofieneuaíi, che non bifogna-
Ragiom~
in·
. ua abbandonare in modo alcuno
l'imprefa_...,.
co,nuano.,º
Dali'e(ito,
che
riceuejfe
il
prefinte
ajfedio:J
pender
le
con(eguenzy
ancor dejuturi. Non douerfl
credere,
íh'in que.flo falo
fojfe
per
f'ermarfi in Ollanda f>ofli-
nation
de~ribelli. ~ant"animo
dunqu.e
piglierehbono
le
altre
Citta;,
fe
~edejfero,
che
fo/]'e
leuato
t'
ajfedio
tJi
!mente da quefla? Non riufcire eterne le
ingt~u
..
rie 'del/e sfagioni • .
Alle
piu
.horride facceJer le
piu
·
benigne
5
e· dtt quel cielo
si
httrnido
per
natura~ ,
po-
terft
af}etta_r,
c.llvna
notte
improu.tfamentefcacciaf
fe
.il
ghi,jccio
. ·
Saperft,
el/in IJ.reu.e
giungerebbe·nuo–
ua gente
di'
Spagna·.; e
piu
brer;eemente
poterji far
mwue leuate dentro·
alla Fiandra
..
Effe·re.;
ailo.–
ra per chiu·derji
¿~'ttJJedio
da
tútti
i
laú,
e per-·fo'-
prauan'(.ar le
prouifioni·'che-.
bifognajfero·al
e
ampo •.
r
olti·
i
fáccorft
,
carlerc.hbe..
fu.bito·
La:
Citta,
..
Ne·
t~nte~ mai
farebbonoi.
pe11ftt
pMte·de!
Re
if!' queff'o~- ca-