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DE. COSTVMI DELLP.
CENTI
le genti infieme,
f:7
ad animarle alla
battaglia. Vno
de
i
princip Ii,
hail
numero di tutte le genti matricu–
lato; efinita la guerra tutto l'effe;·cito
fl
de
pr fentare
dinanzi
d
lui~acciocb
fl
fappia quanti,
e
clJifono
mor:::.
ti
neUa hattaglia,
e
fi
poffeno
iii
luoco
loro
fcriue1'e
de
gli
altri. OJ±ando
fi
trouano infleme
i
Turchi in
cogre:::
gatione,
e
conuiti,
/(
mp,~e
pregano per gli foldati; met
molto piu per quellz, che fono mofti per
la
patria,e
gli
cbiamano beati' efelici) clJe
no
flano morti in cafa
tr4
i
pianti,e lamenti d
e
mogli,
e
de'
fig!
i,
met ne
Ue
zuf{e
trail
fremito de gli nemici,
f'.7
il fragore delle lancie dct
ualenti buomini. Defcriueno le uittorie loro,e le canta:::
110
poi,inalzandole al cielo; percbe
fi pe11fa110,
che per
quefta uia
gli
animi
de'
foldati
fl
fueglino,
e
diuentino
animofi
•
Le cafe
Toro
doue babitano
fono
di legni
e
di
terra;
poche ne
[0110
di pietre,come
[ono
quelle de'
Bas:
roni,e
de'
principali,
e
le ftuphe,
(7
le chiefe
loro:
(§'
duuegna
cbe
/lano
alcuni dell
a
plebe co
fl
ricchi, cb'un
folo
potrebhe
armare ttn'
effercito:fono
nondimeno
cofi
auari,
e
fuggono
talmente
ogniftefa,
cbe
fi
contentano
di ftarfi
z',1
queftabaffezzd, euiu no uolontdriamente
alla pouera :
e
per
queftd
medejlmd
caufa
non
amano le
f?ittur£:anzi
fono
cofi ifchifi delle fculture,e delle ima:::
gini, c1Je cbiamano idolatri
i
Cbrifti:tni, cl'e
tanto
ui
fl.
diletti11o:no11
u{dno
figilli,o
et!tri
co11trafeg11i
nelle
let:::.
tere,n il }.le,
ne
gli
altri;ma udito
il
11ome d cbi fc,.iue
<)
uifta
Lt
nMno,
tlb
nno
fubito fede.
Non
ufono cam::.
pane
ne permetteno, che i briftiani, che babitano
fr"
loro,le
pofiino
tenere.
No
giuocano ne dinari,ne altro;
e
ritrouato alcuno
4
giuocare; non ba11no fine
le
ingi~:=
rie,