L I B R 0
I•
7~
rid'
dell'
Ariete
mo/fro
dd
Abrctam
in fdcrificio
,
it1
luoco
del
figlio Ifaac:
e
d'una
certa
notte
,
11ellccquale
penfano cbe
fofTe
lor
dato
l'
Alcorano,
dal
Cielo.
Sone>
ancbo
oblig:tti
tutti
i
Saraceni
ire ogni
anno
una uol-=
ta alla
cafa
di
Maumetto
,
nella
Mecca
per
fatisfarli
gli debttt
honor ·
ogni
anno; il cui
fepolcro
dicono
cbe
iui
/let.
•
I
Saracem no1J forz mo
alcuno
4
rinegare
1"
lor fede;
ne
fi.
forzano di
perfuaderfelo fouercbw,
aue::–
gmt
cl1e
l'
Alcor,no
commandi
,
che efli
b:thbLano
et
perfeguitare,
e
porre
per
terrain
tutti
i
modi loro au=–
uerfarij: e
per
quefta caufa
in Turcbia h:thitano
fen~
ti di diuerfe
fete, e
ciafcuna
liheramente
facrifica
,
O"
adora
il
fuo
Dio.
I
lor facerdoti
non
fono
molto diffe:::
renti dal
refto
del
popolo;
ne
med fimamente
le
Chie=
fe
dalle cafe priuate, b:tfta loro, cbe
fappiano
f
Alco=
rano,
e
quelle
cofe,
cb'
appctrtengono al orar
0
,
e-J"
al
fer
uare della
Legge.
Non
attendono
4
gli
ftudi
delle
Jette=
re,
ne alle
contemplationi;
percbe
nonbanno
cura
d'a:::
nima,
ne delle
cbiefe:
no1ibanno facrdmento alcuno,ne
ofleruantia di 1·eliquie,
ne
di u<tfi
facri,
o
d'altari: m"
hauendo
c4rico
delle
mogli,
e
depgli,
e
delf
altra
fami
glia
di
cdfa,
attendono
come
gli
altri
laici,
4Q,'
agricol::
tura aUa
mercanti', all.a caccia,
~ad
altri
/lmili
efo
fercitij,
con
che
fl.
guadagna
il
pane,
e
fl.
foftenta
la
u~
ta; ne
e
co
fa,
cbe
fl
uieti loro di fare;
e
fono francbi
d~
ogni
feruitio>e da ogni
datio,o
tributo:e fono
molto
bC1
norati
d~
tutti
gli
altri, come quelli, cbe fanno le
cere
monie della leg
e, e
forio
[opraftiti
alle
chiefe;e
poffota
infegn"re
gli
altri.
Hanoi
Turchi
molte
fcuole,e gran==
~i)
neUe
<JU4li
s'infegnano
le eggi
ciui
Ii, date
lor da
Ii
K
~
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