DE' COSTVMI DEL
:E Cl! TI
lumduano
col folfio,
1114
uentildndo, cbe s'alcuno
ui
baueffe foffictto,
e
buttatoui
fu
del
fango
>
o
di niun
al~
tra cofa morta, n'era fubito fatto morire.
Hanno
i
Perfiani in tantd
riuerentia
l'acqua.,
che
ne
fl
lauano
11el
fiume
,
ne
ui urimmo, ne ui buttdno corpo morto
,
11011
ui
fPutano,
11e
uifanno altra co
fa
tct
le;
e
li
f
amio
dql'e{lo modo
il
facrificio:
egli
uengono n
1lctgo
,
o
nel fiume,
o
nel {Dnte, e fattaui una
foffct
a canto ui
ammctzzano la uittima, auuertendo
bene,
cbe
t
acqud,
uicina
non
s'imbratti
anitm
canto di
quel fdngue, per
cbe
fl
terrt.bbeno d'hauer fatto
un
peflimo faUimento:
pongono poi
i
Magbi
la
carne della uittima fopra rd··
mi
di Mirtine, edi Lauro,
e
la brucciano concerti
ba==–
fioncelli fottili,e fatti alcuni lor
prieg1Ji,JJ?argono
del~
l'
oglio mefcolato
con
latte,e me
le fopra
la
terra, non fo
pra l'acque, etenendo
in
mano unfafci tto di
bacchet~
te di tamarice, per un buon
pe~zo
ftdntlo
fu
le
Ioro
ord
tioni,
e
pr
ghiere .
Il Re loro
fl
ere
d'una
fola
fami~
glia:e cbi
no
obedrffe
al Re,fe
1i
mo""za'
l
capo,e
le
brae
cia
e
ft
pritta
di
fepoltura. Riferrfce Policrito,che cidJ:.
fcuno de
i
Re di Per/la
ff.
fail
fieo
palazzo in un monte,
O
iui ripone
i
thefori,~
i
tributi>che
Li
uengono in
m"
no
del
Regno,
m
fegno,
e
memoria
dell'l
auere
ben
go::
uer11ato
ifuoz fudd1ti: e
dice,
cbe
i
eefligono
i
tribu::
ti
ill
dat1'tri dalle
terre
di marina :met d lle mediterra:i:
nee, quello, che
ci~fcun
loro p.,.oduce, come
colori,me::.
diem
,
lane,
pecore,
e-J"
altre flmili
cofe. Non
'lecito
al
Re
fare morir
/cuno per
U/14 fo/d
CdUfa; nee
/eci::
to ad alcwzo
p.t1
ticol re
poll
rem
110
addoffo,
o
puni::
r .
.
IJ?ran ent
.ii
uno
della
fuce
propria
fim1iglia. ogm
tmo