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220

I GHUPPl DI

PAnodc

d olivo, in Ebraico

negid

$01·

il principe

(nagüi)

di Tiro. L'unita

ideale si manifesta

in molte lingue , per esempio, nei gruppi

sostantivo

+

agge ttivo oppure aggettivo

+

sostantivo, quando il

genere, numero e· caso vengono indicati nell ' ultimo termine del

complesso, anche se

e

un aggett ivo.

el Maori, . per esemp10,

· abbiamo:

ika

pai

plur .

ika

pa-pai

pesce

lrnono

pesci

IJuoni -

Nel Basco

iw

garbi

acqua pura,

iw

garbi-a

l' acqua pura,

ga1·bi-a-k

le acque pure.

Le determinazioni del sostantivo-'soggetto si dicono attributi

e derivano da pred icat i :

l'

uomo

e

anw1,alato, egli mornl

=

1'

uomo,

eg: ii

e

am.ma

la t.o, morra

=

l' uomo, che

e

ammalato,

morra

=

l' uomo ammalato nw1·1·a.

Le determinazioni del verbo-predicato si dicono avverbi e

derivano anch' esse da predicati:

l'uomo cor1·e,

e

veloce

=

l'uomo

corre ve loce

=

l'

uomo corre velocemente .

Iu

molte lingue di.

popoli primiti\'i, come le sudanesi, le determinazioni avve rbi a li .

vengono

spr sse per i'p.ezzo di

t1roposiúoni ; per es .

i

fanciulli

giuocano ,

s

i

s n

.

sulla st1·ada

=

i fanciulli gi uocano· sulla

strada . Simi ln'l nt

))·e1

di

it

1zw1''telto,

batti

=

IJatti col martell o.

·l 1oto uso dei pm·ticipi com

aywY, cpéewY,

J..a{Jw1

1 •

r.>.

tto, el e

una determ inazione del pred icato ver–

ba le (per es.

io bevo acqua, tu bev·i vino),

fu

considerato come

una specie di a-v eTbio.

chuchardt ha ora al·band onato questa

concezione e considera la proposizione trimembre (soggetto, pre–

dicato, oggetLo) come derivata nel dialoo·o dall' unione di due

proposizioni IJimembri C0l1

Uíl

termine

ano

XOl'JJOV:

Piet1'0 batte

....

(chi

e

battuto

?) .......

battuto

e

Paolo

Paolo

e

battuto

....

(chi IJatte

?) .......

batte Pietro

Questa ipotesi, complicata da quella del la concezione passiva

del ver!Jo transitivo, non riceve conferma dal l' e ·ame dei fatti.

e in

luogo di

fo rme finite attive e passive mettiamo una fo rma

radicale, com

suol fare lo

chucha1·dt stesso (Pi etro batt- Paolo),

si vede che

la concezione non

j)UO

essere che attiva. -

Joi

ved remo

in

seo·uito

che

1

oggeLto di retto assai spesso non si

distingue dall' indi retto e, come questo, espr ime il

term ine

ad

que1n

di un mov imento reale o ideale.

262. I rapporti loo'ici che uniscono le parole di un gruppo

binario (il quale pub essere ampliato mediante l' aggiunta di un