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Dialetti

Celtici.

174

CATALOGO

DELLE LINGUE.

landesi , ma Latine intrcdotte nell'

J

rlandese. Nell'

A

remo rica.:

no

coun

significa

cielo,

il

q~ule

dicesi

11ef

llt?atl (

e

flatbas

1

neon

in Celtico, lrlandese, e Brdon0; e pero

cotm

dee riputarsi voce

Latina. Ecco

(j_i9Í

qu! un saggio

de'

veri ;Pgnmenti, rhe fJrsi

debbono per- Ji mostrare, che non sono CeltiLhe quelk pai'Oie

Latine, e GreLhe, che ritrovansi nell' Idioma Celtico, come pre–

tende la nuova Critica de' Moderni Francc'i , ed Inglesi: e

quest'

e

il vero motivo' che if) h') av'lto pcr di\prezzare

1'

etim:J•

logie Celtíche de' nomi de: figliuoli di Noe, le qunli

rl~

raree<

hl

Moderni si credono mirabili mezzi

p.:r

ben conoscen:

i

f:tti ddl'

antica storia.

289.

Vengo ormai a' dialetti del!

a

lingua

C.

el tira. Essi

~econ­

dll

i

Critici Maderni sono

i

linguaggj, che parlansi in alcuni pae–

si della Francia, detti

Br?tono,

ed

.Armorictmo,

o

l'

lrfandese,

o

lbt!r•

nese,

l'

Erse (

che parl;¡si in alcuni paesi della Sc0zia

)

il

G.;/.

!ese,

o

Wa!!ese (

che

p:~rlasi

nel principato di Galles ) edil

Can•

tabro,

che parlasi nella Biscaglia., e Guascogna.

JI

c~ntrabo,

come

non guari fu detto, non

e

dialetro f":elrico; e cosl ancora

(a.'

lo

credea il Leibnitz, prima eziarrdio che fJSSe stato pubbblicato

il

Dizionario Cantabro del P.

Larramer.di

.

Gallo antico.

290.

Il

linguaggio Bretona che parlasi nella provincia Francese

Bretona.

della

B.usa B<etagna (

ne!L'

.Alta

parlasi il Francese ) , semb•·a essere

indubitabilmente dialetto della llngua Ce!rica, chiamata

G,r/l:ca

da'

Roma ni, come dice- Giulio Cesare nel principio de' suoi comenta·

rj, ove si nota , che la

Ga!lia

e

divisa in tre partí, cioe 1' una

de'

Belf!,i (

o Fiamminghi )

:

l'

altra degli

Aqt~itani,

e

1'

ultima

de' Ce! ti, da' R)mani chiamati

Gal!i,

e ttttte

qu~ste

nazioni sono

diffaenti nella lingua,

e

ne' cosrumi,.

l

M0derni cred0no, che

i

linguaggt de'

B·ll(;,

degli

AqrJÍttuiÍ,

e de'

Ga!li

fossero dialetti

Celtici; ma pe;·che nell' Aquirania c0mprendesi la

Gn~sc0gna,

~Jato

anti·

ove da' tem0i immemorabili si e parlato il Cantabm , e la

'

0

Befgia (

o Fiandra

J

o

era abitJta da gente Teutonica,

0

f0rse da

questa era stata dominara,

e

prolnbile, che anticamente n,·lla Gal·

lia fossero quelle- tre diverse lin,:;ue , che Giulio Cesare

di~tin·

gue.

----------------------------

(a)

Lúb>Jitz

¡,¡

lett~<a

-liretta a Cb:tmb:rlain.

d

tt~~iu>¡t1

al/e ope–

re di qu:sto dice: .•

irs1·n

lh!:!Lil'TI

·'eternrn His·'a"l ·u·n B"scainx,

vel

V

.sconicx s·m;!em

L!'ss~

cred b'le

esr,

qu:r

s~se

in asrerrimis

montibus contra

R·rnan

JS,

G-nh

JS,

Saraunos r•tPri

rotuit.

Er cre–

dibi!e esr hanc linguam etia.n

SE'

non n'hil rer vicinam Galliam ,.

A1uirania·n scillcet,

&

~arbJnC"nsem dtff!d;ss~.sed

a Celtica,idesr

G:dlica.

vetere,

&

Germanic~

longe diversam esse apparet.

v