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141.

CATALOGO

DELLE

LINGUE.

~i1~i Tj~

della. relig,ione , della

ger~rchia

Ecdesiastica, e del Calenllario

dt!

••u

OPI.Q

~.

Giappon:, e del Tibet (

ov~

sj parla idioma

Mengolo

)

C

n.

2.30 ),.

e.

si vcdra poi, che la religione, e tutti

i

riti sacri del

Ti

!Jet

(

eh~

$OnG evidentemente reliquie del CristianesimG) sono da essGpassati ,

nel Giappone.

A

queste congetture ben fondate appoggiatG ho po•

sto fra

i

dialetti

Mongoli

illinguagg,io Giapponese

(

2.34). 11

Kaempfer–

nella sua storia del Giappone ass.olutamente

asseri~¡ce

essere pri•

mitiva

la lingua Giapponese, e non esserle affine nessuna

Jingua

dell' Oriente, Questa proposizione sara vera-, se per lingue Orieo..

tali

il

K.atmpfer intende soltantG quelle ,. che- si parlaoo nell'

i•

sole , e coste

d.el

mare Orientalc ..

----------------

tan te persone di singolare modestia, e divozione- v•ggonsl due croci.

11 P.

Kirch.er

nella Cin'l illustrata p.

1

~8;·,.

e nelt' Ed.ipo

E~izio

met–

te

1'

immagine di un idot(.) Giappol'ese con tre teste.

1!

P.

France–

aco Garcla nella vira- di

S.

Saverio scr.ltta.

in

lspagnuoro su' do–

cumenti degli antichi Gesuiti Missionarj del Gia·ppone, che per la

maggiore parte erano Spagnuoli, dice nel

L. 3·

cap. ,,. ,

f

Giappo·

nesi banno un ídolo. con tre teste, e

40.

braccia , crhe rappreseruano

il

potere

,.

e dicon

o,

che

il

loro Dio.

Jaca

nacque da u na· don na· spo–

ta , ma senza concorso di maschio, e poi cresciuto si ritiro al deserto.

Siam ( che C'lnfina col

T1b~t

), e vi fece penitenza per i peccati

degli uomini. lndi use\ a predicare, raduno discepoli, e. scrisse la su&

d.ottrina.

Jaca

lascio

dieci

comandamenti ,

cinqu.e

in

isc

ritto, e

cinqu~

dl parola·•. Gli scritti sono non amrnazzare, non rnbare,. non commet–

&ere· ad:ulrerj, non mentire, e non contristarsí

percos~irremediabili

..

G.li

ahri cinque com.andamenti sono

abbominabilf~

Hanno· i Giapponesi gerarchia ecclesianica, nella quale

U

CapG

dicesi

Z.11co,

o.

Milc...atli·,

cuj. succedono

i

Tundi,

eh~

sono• come

i

no–

ani

Vescovi,

e.

poi succedono i

Bon.t:i,

che

sonocome- i nostri sem–

plici Sacerdori.

11

Tundo

in ogni

citrlt

e

superi'ore de'

&nx.i,

e di

quei secotari, che han no cura de' templi.

E'

egli Superiore ancora,

de.'

Bonx.t,

e

delle

Bonzt

religiose, che vivono in con11enti, e canta–

no a mezza notre con

veu~

alternati-. Le-

Bonx.e

chhmansi

Bico"i.

Ne'

conventi

sj

usa la meditazione di massime spirituali.

11

Tundo

dispensa in cose leggjere-.

11

Mik,.adi

il

capo suprelllO',

il

quale

cr~a

i

Xundi,

dispensa· in. cose· gravi, approva. le serte,

e-

decide· i dubbJ,

C'

e

una.

setta.

Gjappones.e ..

che-

usa la conféssione· pubblica,

la.

qu~l«:_

V~

fa.

in un. monte di Osaca •.

1

morti si portaoo da qaattrao Uonunr

in:

processione- con Jumi:: duruo. setre giorni i. funerali, i

qu.ali

si

f.mno ancora nel

7·-

mese. e nel·

anno: e nel mese di Agosto

si

fa,

la fest1 per- tutti i morti.

1

Bonx.i

fanno pr.ediche al pepolo ogni

1:}'•.

g!orni,

~

P.ri.nu

di farle· leggono

il

testo nesli

s~ritti;

di

_laca.

,.

T'utu questf rltl, che convengono con quelll del

Trhd',

e s1· usa va–

no nel Giappone, prima che·

vi

predícasse-

S:

francesco Saverio il

tanto Vaogelo ,, provano ,. che

i

Giapponesi

han

no preso da'

Xihdanii

lit

!Q¡Ql

reli¡jOJl~,,

cbtil:

~

un.a.vuzo

lfiiDtratodclia.Religjone.Cbristiaoa..