Liúro
S
econdo
•
7'
Prouincie .
Difpiacque
al
Re
la propofl:a delrin:–
nouarione intorno a'Configli, co1ne argo1nento
de
gli fpiriti ambiriofi, & inquieti, cl)'appariua-
.
.
no
fempre
piu
nell'Oranges,
ne
valle, che
di
cio
{i
parlaífe ; cotne
ne
anche diede orecchio
alJ~
Come
~n·
oppofitioni farte
al
Concilio di
Trento. Sped!
~~r~/~~!
nondimeno
l'
Ag'amonre con ogni
tennine
piu
cilio
di
benigno, e lo rimandO con piene lperanze di
do~
Treoc• • ·
uer ben preíl:o
venire
perfonalinente
in Fiandra,
per
proueder tanto n1eglio con
la
propria
pre..-
Íenza
a'bifogni. di
quelle Prouincíe.
Fece.. "1.lui
molte gratie ; e parricolannente ordino , che gli
foífero
pagati
5
o.
nlila
fiorini in Fiandra per
do-
natiuo .
E
perche
1'
Agamonte
haueua
1nolteJii=-
gliuole,
il
Re
l'
afficuro,
che
l'haurebbe
aiutato
a ben
1naritarle,
e fatta
aparire
ogni
alrra
magior
protettione
verfo di lui, e
verfo
gli intereffi
della
_
íua
Cafa.
Ritorno
egli percio
1nolto
fodisfatto
Torna
I'A·
dalla
Corte
di
S
pagna,
predicando
a
tutti
l~ g:~f~d~f.
honra
del
Re ;
la fua inclinarione
verfo
i
Fiam~ ~~e~
del
minghi;
l~ ~rati~,
che ípetialmente
vole~a.fare
.
alla
Nob1lta,
&
il
fuo fermo penfiero
di
volcr-
ben toíl:o venire in Fiandra.
Ma
roranges mo-
fl:rando
di
creder poco a><lifcor!i ,
che
l'
Aga-
monre faceua,
&
alle
fperanze,
ch'ampli6caua ,
gli
diífe vn
giorno
i!1
prefenza
di
molti
co11
pun--
g~nte
irriftone,
ch:legb
intendeua poco
i!Jani
$¡a-
-
gnuole
~