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DeUagUerra
CÜ
Fianilra
GH.spa -
Spagnuoli ..
Fre1neuano
effi, che fubito
fcop·e·r-
gnuoll
pre
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cfpicofa·
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re1n erg 1e non 1auene vo uto
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mente
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Al' l
,
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muoliono
1a
targ
1.
e
le sera oppon:o
, ,e s
opponeua
i!:rrattar-·
egli .turtauia con prudente éonftglio,
attefo
che
il
Mega
non era
giunto,
e
'ch'
egli afpettaua
an–
:.~~~r;~~ -
cora
qualch'altra
fanteria, e caualleria in
rinfór~
r¡cenergl~
zo
della
fua
gente,
troppo inferiore
.di
nu1nero
· fin' allora aquella
di
Lodouico .
Ma
po'co
final–
~
1nenie
il
fuo
configlio
fu
vdito,
e
poco
l'autorita
.riípettata; perche gli Spagnuoli ünpatientí d'o–
gní
dimora
>
fprezzato
il
fuo irr1perio, non
vo.lle–
r.o afpettar
di
vantaggio,, Anzi con
parole in...
gi11riofe
alcuni
di
loro
tratrandolo
da codardo
nel
1nefhere
dell'
anni,
e
da
infedele
nella
caufa_,
della Chiefa,
e
del
Re,
l'offefero acerban1ente·.
on~e_,
Ond'egli pieno di fdegno;
andtamo
(
diffe )
non
~i~~ ;;;~~;
a
~incere
:>
rna
ad
tjfar 'Vinti
5
e non
da!Farmi
de'no_·
fi
prhe,c ip
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i~a
ftri nemici, ma da auelle ch'
adonrera
per
lor
la
na..
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tura. Non
refleremo noi
[epolti
ne
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fan-
tagha.
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si prima;, c11e po
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stamo
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aitarg
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~anto
e
{arte per .ogni alt1·0 riguardo
iL
lor .
fito?,
e
quanto faperiore
.di
numero .
la
gente
loro
aUa
no-..
Ilra? lo
nondimeno
faro fra
iprimi
a
combattere,
/
fV
a morire. CosZ moflrerO., s·io degenero
dal
mio
.
fangue
~e
da me medejimo .neUa .codardia;e
fe
man-
~:1t"~~:a
co aUa
Reli:r,ione, (!;)a!
Re
neUa
/edelta.
Cio
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gence.
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precipito con
gl~
altri
nella
battagli1.
Era-
110