Lihro
~atto.
199
no gliSpágnuolidifronte; feguitauano
gliAie~ ·
manni;
e
la Caualleria
fu
collocata.done
la qua–
lita
piu
del
fito,
che
dell'ordinanza poteua
per–
n1etrerlo.
L'
arriglieria
guardaua
vn fianco
de'ne-
n1ici,
nella parte
piu
feo
perta
del Gro
loro.
Lo-
~odauico.
d
·
11-' ·
d
1-
·
·
rnfiamrna
1
. ou1co
a
1ncontro
ve
uton 1n tanto
vantagg10,
fu.oífolda·
P
'ieno
d'allegrezza'
pofe in
ordinanza il
fuo efer-
bti
a com-
'
attere
º
cito, e
l'
anin10
alla
battaglia
con
quefte parole.
_
1'0ai
JJi~toria
(
faldati
miei)
ju
mai ptu certa
di
que.
ff
a,
che noi riporteremo
hoggi da _gli
Spagnuoli?
·
Vedete rvoi con
quanta
arroganza, e temerita
efsi
·
"Vengono
ad ajfaltarci?
Come
fe
queflo
aUoggiamen-
to
di
foldati
.rt
'Valoroft
foffe
la cafa del
fape-r.bifsi-.
mo !or Duca d'Alba, e
c~.hauefJero
qui
hora
con
'Vi/i
aflutie
ad imprigionar
qua/che
altro
Agamonte
:>
(!;)
·.
Horno; per
farne
ludibrio_,
e flratio
poi neUe
nuo-
.
ue
loro
Fortezzg, con
le-quah
hanno
fottopoEa
a
se
jieri
gioghi
da ogni'),arte
la J?iandra.
Ma qu-eHo
giorno
fara fenzaltro,
.,
pentir'efsi
di
tante lor
ti-
ranniche
efecutioni,;
e
goder
la patria
d!S~na
certtt,
fjeranza
:>
che
fcojfa del
tutto
la
feruitu}
fta
hert
toJlo
per
rimetterft neUa ·primiera foa
liberta.
Se
conftderiam(J
le
farzl!:;
fono maggíori
il
.doppio le
no~
Jtre. Se
la
caufa,; f}iega
le
infegne
daJ
canto
lor-lt&
rvi()lenza
,
(t/
appre¡f0- di
noi
la giuflitia.
Se
la
qua/ita
defo11ati.; molti
de'loro
deb~on
contarft
_per
noflri
(>
E
come polfono
·i
lor
Alemanni
hauer dijfe-
'rentc