Libro Secondo.
95
aggiungeuano
ancora,
chi
su
i
cappelli, chi alla
.cintura,
diuerG arneíi
de'piu
vili, e
piu
fordidi,
che
foglian portarG
da'111endicanti. Non
ha,ue-
.va~ie.
ª!·
1
·
b
h 1
} d.
G
l
ttoni l1ce·
uano
a~tro
1n
occa, c e
él;
paro
a
1 ueux; a
tiofe,
che
celebrauano in ogni luogo,,
&
in ogni occafio-
~e
fan.na-,
. -
L.
,
1ce
re 111..J
ne ;
ma
ipetialmente
ira
il
calor
del
vino,
e
la
li-
confeguen
berta
delle
tauole;
Cio
fegui vn giorno in
par-
za.
ricolare, che si trouauano
in
P}~1n1erofa
coinpa-
gnia ad vn folenne conl:Üto nella cafa di
Colem-
burgo.
~ui
fopra
ogn'altro
vaneggi~1nentq;
garcggiaronQ in{ie1ne a
chi
poteífe
pi.u
cel,ebrate
i1·
norpe ·
l.01~
di
Mendichi.
Corre
il
vino, e va
jn
giro con
Iarghe tazze
~
crefcono le disfide, e
íi
da
poi mano
a
vafi d'arnpia grandezza;
intet-:
-ro1npeíi l'ortjine
de
gli inuiti; l'vno
fi
pone
[o–
pra
le íedie 'e
r
aleto fopra
la
{teifa
taqola
a bere ;
Ío1n1ninifira mille altre infonie,
il furor dell'
.e:...
brezza;
gridaíi
ad
ogni
beuura,
Viua
il
Re,
vi-
I
uano
i
Mendichi;
e
di
queíl:e
voci
rifuona
la
fala,
anzi da
ogni
parre la cafa
turra.
E
vi
corfo
VlL
vil
giuramento ancora,
e
mol
to proportionato
a
quel luogo)
&
a quell'attione, che
fi
pronun–
tiaua con tali
parole
Francefi in
definenza
diri-
1na .
Per
qMeflo
pane) per
que
flo
[ale)
e per
que-
·
fl a bifiiccia.,
(e n'andaua vna in
giro)
non
Ji
mute–
ranno mai
i
lvlendichi
per
quanto
in contrario
fi
faccia
.
Ne
di cio
coptentj,
portauano
per Bruf- .
·
íelles