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DE' COSTVMl DELLE

HNTI

l-0ro,c'habbidno

piu

dolcemente

Cd

itctto,

dona.no

al

cu~

ni uafi

di

uino

.

)..

el

tempo

pot

di

Pafca rofata

>

qua/t

per tutto

fl.

offerua

qucfto,

cbe

ft

r:igunano infieme

tutti quelli, c'banno c:tualli,

o

che fe

git

polJono fare

impreftare,

t7'

ctccompagnano

il Corpus Domini, cbe

e

po

tato da un

facerdote'

ch'anchora eflo ua 4

caual~

lo

efo al collo

in:tllzi

al

petto:

e

caualca

10

tutto

il

territorio loro cantando: e

pregando

I

-Id ·o,cbe uoglia

conferuare utte

l

Lor

uittouagl1e

da ogni

calamit4

I

l

giorno

difanto

Vrb~no,

pongono

i

Lauoratori

delle

uigne

nel mezzo della

piatz_a,

o

in altro loco publ1co

una tauola con mantilli :

e

toua.glie nette:

e

la

adorna~

no

di

frondi,e

di molte

berhe

odorifere,

e

fopra

ui

pon:::.

gono la ftatua del beato

vrbano

pontefice : laquale

[tdc

tu.t,

fe

il

di

ua fereno, la

coronano largamete afpergens:

dola

di uino: e l'bonorano molto:

m:t

fel

tempo

fuffe

pioggiofo,. non

folo

non gli fanno

quefto

honore: ma

la

huttctno nelfan

go;

e

la bagnano tutta con acqua;

per=

cbe

efli

fl

perfuadeno,che

come

ua di quel

di,

o

buono

o

triffo

>

cofl

l1abbia d

gire

l'

entrata

def

uino: per fiare

allhora

le

uiti fu

fiorire.

Nellt

notte di San Gioujnni

Eattifla,quafi p

tuLti

i

luogbi

dell.t

ermania

,fi

fan~

no certifuocbi nel

publico;

doue

mJfcbi

e

femine;

uec::.

chi egiouani

conuengono infieme :e

ui

b.tllano

e

cant

a-.

no

intorno,

con gran

fefta,

u

ofleruano

ctnco molte

al=

tre

jiiperftitioni

in

quella

notte, tUnno

gbirlandati

d~

ar

temifla>e

di

uetben:t:e

portano

in

mctno

drti

fiori, cbe

efii

cbiamano JProni m

'litari,

perche[on fatti, come

u110

fl?rone :

ne rif

uardano

ii

f

u

oco, fe non

per

mez~o

diqu ftifiori, crcdendo,

cT1e/

tf4rea.qu

/fomodo,fe

.gli